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Museo Archeologico Nazionale dAbruzzo

Address: Via Guido Costanzi, 66100 Chieti CH
Telefono: 0871 331668
Recensioni: 15
Valutazione complessiva: Bene
Premiato
12
Bene
3
Media
0
Male
0
Terribile
0
Lunedi Chiuso
martedì Chiuso
mercoledì 08:30–13:30
giovedi 08:30–13:30
Venerdì Chiuso
Sabato Chiuso
Domenica Chiuso

Recensioni (15)


Siubhan

Il Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo è la perla all'interno della bellissima città di Chieti. È l'origine del Bel Paese, rappresenta il susseguirsi di antiche civiltà che, attraverso diverse culture, hanno lasciato un pezzo di storia ad ogni passaggio per completare un affascinante puzzle di costumi, cultura e tradizioni. Tutta questa magnificenza ha lasciato un'eredità di incomparabile ricchezza alle nuove generazioni, rendendo il Teate Marrucinorum un prezioso gioiello del nostro paese. Il personale del museo è esemplare nei suoi sforzi per preservare questi manufatti e farli risaltare ai turisti di tutto il mondo. Amo Chieti, e tutti coloro che hanno diffuso la sua arte con passione e maestria. Maria Costa - Torino: un abbraccio
Ahlgren Hedquist

Questo è il miglior museo di storia e archeologia di tutto lAbruzzo, per importanza e numero dei manufatti.Situato nella villa Frigerj, in mezzo al parco della villa, ha aperto nel 1959, è suddivisa in 7 sezioni fra cui collezioni private donate al museo, su 2 piani, in un viaggio attraverso la storia e i molti popoli che hanno vissuto nel territorio fino ai romani.Notevole la statua del guerriero di Capestrano, simbolo dellAbruzzo, statua funeraria del re italico Nevio Pompuledio del VI Sec. A.C., con una sala appositamente dedicata per la visione della sola opera, allestita dallartista Mimmo Paladino.
Hyacinthie

Vale la pena di essere in questo museo. I giorni e gli orari di visita sono limitati e l'illuminazione di alcune vetrine non funziona. Si possono visitare secoli di una regione bella ma poco conosciuta dal punto di vista storico. Alcuni meravigliosi reperti ci danno la possibilità di capire meglio la storia pre-romana e poi latina. Questo museo può essere visitato un'altra volta da Chieti.
Baptist

C'è una grande collezione di monete storiche che mostrano la varietà del commercio nella regione durante i secoli. Il museo ha molti reperti storici delle popolazioni locali. Una sala separata è dedicata alla statua del Guerriero di Capestrano, che è l'orgoglio del museo. Ci sono molte stanze dedicate a manufatti, gioielli, statuette e artefatti funerari.
Amund

La città di Chieti è un bel posto da visitare. La statua del guerriero di Capestrano è di grande utilità storica e scientifica per studiare e visitare la cultura delle popolazioni abruzzesi prima e dopo la dominazione romana. Sono presenti anche la collezione etrusca di Pansa e una completa collezione numismatica.
Apfelstadt

Esposizione classica con reperti importanti, pezzi originali e bellissimi, degni dei musei più importanti.La possibilità di vedere e gustare gli ambienti con pochissimi visitatori rende ancora più bella questa esperienza unica.Il prezzi come tutti i luoghi culturalmente importanti visitati in Abruzzo sono molto accessibili: un grazie ad amministratori così avveduti e al personale estremamente preparato e disponibile
Seto

Sono stato attratto dal guerriero di Capestrano quando sono entrato nel museo. Mi dispiace, ma non ho potuto vederlo tutto perché era chiuso la domenica. Eccellente ad ogni aspettativa! L'ambiente era ricco di reperti ed elegante. L'unico difetto che ho trovato è stato questo.
Jilly

BELLISSIMO MA TROPPI PANNELLI DA LEGGERE!!durante il mio viaggio in Abruzzo ho dedicato una giornata alla città di Chieti e ai suoi musei e questo è sicuramente il più interessante per i reperti esposti. veramente eccezionali alcuni di questi!!!il museo si trova leggermente spostato rispetto al centro storico, nella via dove cè lUniversità, in un piccolo parco pubblico suggestivo. la palazzina è molto elegante.il percorso si snoda attraverso 15 sezioni collocate su due piani.il periodo considerato è quello che va dallepoca preromana - VI, VII secolo a.c. - al periodo romano. si copre allincirca un millennio di storia abruzzese. i reperti provengono da tutta la regione. sono divisi per territorio e popoli che lo hanno abitato.la visita inizia al piano superiore, dove la prima sala è dedicata ai vestini tramontani, le successive tre ai vestiti cismontani, altre 4 ai peligni e le ultime due ai Marruccini e ai Carriccini.nelle vetrine sono esposti i ritrovamenti di numerose sepolture e alcune aree sacre che hanno restituito armi, anelli, collane, chiodi, suole di scarpe chiodate per affrontare le asperità del terreno - non avevo mai visto questo genere di reperti, sono particolari!! -, vasellame da cucina, statuette votive, ecc.alcuni oggetti sono bellissimi. ad esempio una scatoletta cilindrica che si trova nella sezione dei peligni ma soprattutto il piccolo ercole a riposo in bronzo posto nella teca prima delle ultime due sale. è un reperto assolutamente straordinario che merita di essere visto!particolari i due busti in pietra presenti nella penultima sala.lesposizione, a parte qualche vetrina spenta, è molto suggestiva e il percorso interessante. laspetto negativo è purtroppo leccessiva presenza di pannelli che rallenta e annoia molto il visitatore. ciascuna vetrina è corredata da uno che spiega cosa vi è esposto. inutile visto che ci sono già le didascalie per ciascun oggetto. in più vi è un supporto informativo per ciascuna necropoli da cui provengono i reperti. le spiegazioni dicono tutto sommato poco o niente.secondo me sarebbe opportuno rimuoverne una gran parte, lasciando solo quelli che spiegano il popolo di riferimento e indicando sommariamente da dove vengono i reperti in modo che il visitatore possa concentrarsi di più sulla visione di quanto esposto senza dover leggere centinaia di informazioni di scarsa rilevanza.lultima saletta espone un paio di stupendi letti funebri. altri due si vedono, insieme a oggetti di corredo, sulle scale e un quinto campeggia in mezzo al salone del piano terra. anche questo genere di reperti non è solito a vedersi nei musei archeologici e merita la visita!al piano terra una sala, sotto alla scala, è dedicata ai sabini e ad un altro popolo.sulla sinistra appena si entra si trova lo scenografico allestimento realizzato dallartista Mimmo Rotella, in cui è inserito il guerriero di Capestrano, sicuramente lattrazione principale del museo. proviene da un sito in provincia dellAquila ed è un guerriero in pietra integro, del VI sec. a.C. la particolarità sta nel cappello che sembra un sombrero ma è in realtà uno scudo. raffigura un personaggio di rango.nel salone sono esposte una decina di statue romane.al fondo a destra due sale sono dedicate alla collezione Pansa mentre a sinistra si trovano le due sale con la collezione numismatica. qui i pannelli sono decisamente orrendi. le monete coprono tutto il periodo dalla prima monetazione - alcuni secoli a.c. - fino alla fine del periodo borbonico.nel complesso è un bellissimo museo, peccato per questa ridondanza di nozioni che appesantiscono molto la visita, che richiede, volendo leggere tutto, non meno di 3/4 ore.il personale è molto gentile e disponibile.il museo è aperto dalle 8.30 alle 19.30 dal martedì al sabato e la prima domenica del mese. negli altri festivi dalle 8.30 alle 14.il biglietto costa 4€ e da diritto al ridotto per il vicinissimo museo della Civitella e per la casa natale di DAnnunzio a Pescara.consigliata la visita!!
Oskar Beatty

A seconda della popolazione antica, i reperti sono proposti bene. Ci sono molti reperti importanti, ma il guerriero è il pezzo forte. La posizione del museo è molto suggestiva, all'interno di un parco in un edificio che si presenta molto bene. Il cosiddetto guerriero è un po' nascosto rispetto alla sua controparte.
Chrotoem Fleishman

Il viaggio virtuale nella storia dei popoli abruzzesi prima della conquista romana è possibile grazie alla Lesposizione ordinata ed esaustiva del museo. È molto interessante per chi è il patito di storia.
Rodriguez

L'ingresso è gratuito la prima domenica del mese. Se volete saperne di più sulla storia dell'Abruzzo, il museo è molto interessante. C'è una sala espositiva riservata che è dedicata al guerriero capestano. C'è una ricca collezione di monete.
Bertasi

Il guerriero di Capestrano era ben tenuto e pieno di reperti interessanti. Il costo dell'entrata era di 4 e comprendeva una visita al vicino museo archeologico La Civitella. Il museo d'Abruzzo è più importante. L'assenza di una guida è l'unico aspetto negativo.
Crean Caranza

Ben organizzatoBrava la guida che ci ha mostrato i reperti più interessanti...tra cui il misterioso guerriero di Capestrano ...consigliato per la famiglia i bambini hanno tanto da imparare sulle ns origini e storia ...zona strategica con altri 2 interessanti musei nazionali da visitare...esperienza da fare in famiglia...andateci!
Longley Carll

Il guerriero di Capestrano vale da solo la visita, per i pannelli divulgativi nelle sale che aiutano nella scoperta dei pezzi. Non sono esposti molti reperti. Una gioia per gli occhi. Da non perdere. C'è un museo nel parco di Chieti.
Schumer Katona

Il guerriero di Capestrano, Ercole Curino, una piccola statua di bronzo che sembra un'opera di Benvenuto Cellini, e letti funerari ricoperti di avorio con fregi perfettamente conservati sono alcuni dei pezzi unici e meravigliosi del museo in Abruzzo.

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