La Chiesa Madre (1579-1676), voluta dal principe Baldassare Grefeo e dedicata alla Trasfigurazione di N.S.G.C. (Nostro Signore Gesù Cristo). Contiene sculture di Francesco Laurana, gli stucchi di Vincenzo Messina, allievo del Serpotta, nonché un bellissimo organo ligneo, attribuito al Silvestreratto e costruito da Antonino Mengiapane. Ha una pianta longitudinale divisa in tre navate. Ai lati ci sono dieci cappelle, cinque per lato. L'abside centrale contiene le sculture raffiguranti la Trasfigurazione del Signore. La navata di destra è dedicata al Santissimo Sacramento, e quella di sinistra a San Vito Martire. Tutte e tre sono impreziosite da stucchi attribuiti a Messina. La facciata è barocca e presenta un portale con timpano di forma triangolare. È affiancato da due campanili. Un'elegante loggia del XVIII secolo si trova sui lati esterni.

La chiesa matrice di Partanna, intitolata al Ss.mo Salvatore e alla Trasfigurazione, fu commissionata dalla famiglia Grifeo, e realizzata in ben 46 anni, dal 1579 al 1625.Corredata da 10 cappelle laterali, presenta un coro ligneo di notevole fattura.Esiste anche una cripta sotterranea, riscoperta soltanto di recente, destinata ad accogliere per lo più le sepolture dei nobili.Dopo un lungo periodo di chiusura per lavori di restauro, è stata riaperta ufficialmente il 16 dicembre 2018.

La chiesa della Trasfigurazione di nostro Signore Gesù Cristo è la cattedrale di questa città e fu ricostruita dopo il terremoto del 68.

È stato ricostruito e ristrutturato dopo essere stato distrutto dal terremoto del68. Non voglio togliere il sapore del primo impatto.

Il campanile a destra e le coperture della navata sono state danneggiate quando la chiesa è stata danneggiata dal terremoto del 1968. Il finanziamento della Regione ha permesso la riapertura della Matrice dopo un decennio di chiusura al pubblico, così come il completamento dei lavori di restauro. Il campanile e la facciata sono stati ricostruiti in calcestruzzo secondo l'antico progetto. La chiesa del XVII secolo nata per opera del barone Baldassarre Grifeo fu consacrata ufficialmente al culto nel 1676 e intitolata alla Trasfigurazione del Santissimo Salvatore. I lavori di ricostruzione furono incompleti a causa della mancanza di fondi.