Una chiesa si trova sotto un appartamento, che è esattamente una camera da letto. Quindi immaginate una domenica mattina quando una persona vorrebbe un letto e comincia a cantare .....

realtà italiote tipiche dell'Italia, per il piacere culturale di certi zulu della cultura e della politica locale: nazionale. I capibanda di Roma allargano le braccia per sostenere l'articolo della Costituzione che, nel caso specifico, permette la libertà di religione (giustamente). L'applicazione squallida e distorta che è stata concessa legislativamente per consentire l'espressione di un credo religioso in un ambiente che può ospitare qualsiasi tipo di edificio o area, è possibile spacciarlo per un Centro Culturale. Con il flusso migratorio e altri eventi che si verificano, e con le proprie religioni, solo la miopia degli amministratori pubblici locali e la loro innata mancanza di preoccupazione ignorano deliberatamente un fatto innegabile: quello di trovare una moschea o cantori di canti all'interno di un appartamento, come luoghi ufficialmente designati come Centri Culturali che possono essere aperti da chiunque. Queste distorsioni possono essere evitate solo da funzionari locali accorti e non insonni. Non ci si possono aspettare sorprese fino ad allora. S. Rita è uno dei quartieri più organizzati della città. A S. Agabio non ci sono problemi. Gli amministratori pubblici attuali e passati ne hanno fatto il Bronx o Novara. L'altra metà l'ha risolta il parroco della resiliente organizzazione di S. Agabio, che raramente si fa sentire se non quando è chiamato al cappello alla festa patronale. Miei cari, dobbiamo sopportare le scuole Cantorum e le nenie islamiche ad ogni occasione, il prezzo dei nostri immobili scende, e l'IMU oltre a varie tasse al comune sono dovute come se vivessimo nei regni della serenità. Vergogna!