Questa antica basilica è tipica di molti edifici del patrimonio paleocristiano. Ha un aspetto imponente ed è molto austero. L'interno è diviso in tre navate e contiene alcuni manufatti di grande valore come il magnifico fregio absidale medievale e il mosaico pavimentale del VI secolo. La navata centrale è completamente ricoperta da un materiale chiaramente non originale. Questo materiale è stato probabilmente applicato nel XX secolo ed emana una sgradevole sensazione di cemento. Questo contrasta nettamente con i muri di mattoni all'esterno della chiesa. È un interno finto che non crede nella struttura originale. Vale la pena visitarla se vi trovate nella zona.

Il pavimento a mosaico in stile bizantino si trova nell'interno a tre navate. La basilica fu fondata nel V secolo. Il campanile è inclinato sul lato destro. Il pulpito ha le effigi degli evangelisti coperte da una cupola moresca.

La prima cappella consacrata a San Marco è sulla sinistra. Il pavimento è in mosaico ma è un po' SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA SALVAGEDATA Il campanile fu costruito mille anni dopo la Splendid Church. C'è un pulpito.

È il punto di arrivo di una passeggiata nel centro storico di Grado, dove è necessario perdersi nei vicoli, fotografando balconi, vasi di fiori e vecchie biciclette arrugginite. Nel suo austero esterno e nel suo ricco interno, è suggestivo un antico edificio cittadino.

C'è un'aria antica di preghiere che nessuno può dire a Dio. Si sentono ancora le storie dei nostri nonni e le loro speranze per il futuro dei nostri cari. È bello entrare in questa chiesa e chiudere gli occhi.

Grado è un posto fantastico per trascorrere qualche minuto al suo interno. Indipendentemente dalla tua fede, sei spazzato via dalla sua bellezza. È simile a entrare nelle foto dei libri di storia.

La basilica patriarcale di SantEufemia è il principale edificio religioso di Grado (GO), basilica e antica chiesa cattedrale del soppresso patriarcato di Grado.Risalente al VI secolo, sorge sulla piazza dellantica città patriarcale, affiancata dal battistero e dal campanile a cuspide del secolo XV.Sul luogo sorgeva una precedente basilica del V secolo, forse voluta dal metropolita di Aquileia Niceta (454-485) al tempo dellinvasione di Attila. Ledificio, a pianta basilicale, venne ordinato da Elia, arcivescovo di Aquileia anchegli in fuga da uninvasione: quella dei Longobardi.Quasi al contempo, Elia, in contrasto con papa Pelagio II a seguito della condanna dei Tre Capitoli, scelse la strada dellautocefalia, proclamandosi patriarca, e, per riaffermare la propria fedeltà al concilio di Calcedonia, decise di dedicare la nuova chiesa a santEufemia di Calcedonia, patrona di quel concilio, consacrandola forse il 3 novembre 579. Contemporaneamente anche Agrippino, vescovo di Como e tenace assertore dello scisma, diffondeva in terra lariana il culto di santEufemia di Calcedonia erigendo sullIsola Comacina una Basilica dedicata a questa santa.Seguendo le complicate traversie della sua diocesi, tra il VI e linizio del VII secolo, la basilica fu sede del ramo filo-romano e filo-bizantino in cui si scisse il patriarcato, fino alla definitiva separazione tra le due chiese e la costituzione, negli anni 717 e 739 del Patriarcato di Grado (dal 606-7 Grado era una sorta di “doppio” di Aquileia).Sottoposta al sempre più stretto controllo dei Duchi di Venezia, delle cui terre era chiesa madre, più volte coinvolta negli scontri militari per la mai sopita rivalità coi vicini Patriarchi di Aquileia, la basilica di SantEufemia prese a decadere a partire dal 1105, quando il nuovo patriarca, Giovanni Gradenigo, scelse di risiedere nella capitale: Venezia. La basilica mantenne tuttavia la titolarità della cattedra patriarcale anche dopo il riconoscimento pontificio, nel 1177, della residenza veneziana dei patriarchi.Nel 1451, però, con la soppressione del titolo gradense e listituzione del nuovo Patriarcato di Venezia, la basilica venne incorporata nella nuova diocesi, perdendo il titolo di cattedrale, trasferito alla basilica di San Pietro di Castello, a Venezia. Nel 1455 venne eretto lattuale campanile, sormontato da una statua segnavento in rame sbalzato del 1462, raffigurante larcangelo Michele (anche se in realtà, secondo liconografia cristiana, la statua segnavento raffigura larcangelo Gabriele, in quanto regge in mano un giglio, simbolo dellAnnunciazione).Il 22 settembre 1888 larcivescovo di Gorizia Luigi Mattia Zorn consacra la basilica[perde la dedica a santEufemia?] e laltare ai santi Ermagora e Fortunato.Appartiene attualmente allarcidiocesi di Gorizia, di cui è parrocchia.

Se non avete una guida, l'idea di una guida con un codice QR è abbastanza ampia. Il giardino di fronte alle sculture contemporanee è molto bello. È possibile accedere a questo luogo 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110 888-739-5110

Vivo a Grado e frequento la Basilica per la messa. Sicuramente merita una visita. .... Ha una ricca storia con mosaici e una nicchia per la Madonna. Basta accendere una candela.

Sul luogo sorgeva una precedente basilica del V secolo, forse voluta dal metropolita di Aquileia Niceta (454-485) al tempo dellinvasione di Attila. Ledificio, a pianta basilicale, venne ordinato da Elia, arcivescovo di Aquileia anchegli in fuga da uninvasione: quella dei Longobardi.Quasi al contempo, Elia, in contrasto con papa Pelagio II a seguito della condanna dei Tre Capitoli, scelse la strada dellautocefalia, proclamandosi patriarca, e, per riaffermare la propria fedeltà al concilio di Calcedonia, decise di dedicare la nuova chiesa a santEufemia di Calcedonia, patrona di quel concilio, consacrandola forse il 3 novembre 579. Contemporaneamente anche Agrippino, vescovo di Como e tenace assertore dello scisma, diffondeva in terra lariana il culto di santEufemia di Calcedonia erigendo sullIsola Comacina una Basilica dedicata a questa santa.Targa di dedicazione della chiesa ai Ss. Ermacora e Fortunato presso lingresso della sacrestia.Seguendo le complicate traversie della sua diocesi, tra il VI e linizio del VII secolo, la basilica fu sede del ramo filo-romano e filo-bizantino in cui si scisse il patriarcato, fino alla definitiva separazione tra le due chiese e la costituzione, negli anni 717 e 739 del Patriarcato di Grado ( dal 606-7 Grado era una sorta di “doppio” di Aquileia).Sottoposta al sempre più stretto controllo dei Duchi di Venezia, delle cui terre era chiesa madre, più volte coinvolta negli scontri militari per la mai sopita rivalità coi vicini Patriarchi di Aquileia, la basilica di SantEufemia prese a decadere a partire dal 1105, quando il nuovo patriarca, Giovanni Gradenigo, scelse di risiedere nella capitale: Venezia. La basilica mantenne tuttavia la titolarità della cattedra patriarcale anche dopo il riconoscimento pontificio, nel 1177, della residenza veneziana dei patriarchi.Nel 1451, però, con la soppressione del titolo gradense e listituzione del nuovo Patriarcato di Venezia, la basilica venne incorporata nella nuova diocesi, perdendo il titolo di cattedrale, trasferito alla basilica di San Pietro di Castello, a Venezia. Nel 1455 venne eretto lattuale campanile, sormontato da una statua segnavento in rame sbalzato del 1462, raffigurante larcangelo Michele (anche se in realtà, secondo liconografia cristiana, la statua segnavento raffigura larcangelo Gabriele, in quanto regge in mano un giglio, simbolo dellAnnunciazione).Il 22 settembre 1888 larcivescovo di GoriziaLuigi Mattia Zorn consacra la basilica  e laltare ai santi Ermagora e Fortunato.Appartiene attualmente allarcidiocesi di Gorizia, di cui è parrocchia.

La Basilica di Santa Eufemia si trova sulla strada principale di Grado, una struttura raccolta e immersa nella sua storicità. Da vedere.

Le strutture risalgono tutte al tardo periodo romano. Suggestiva la messa cantata con un coro locale. La basilica di stile romanico ha tre navate.

Il centro storico di Grado ha una splendida cornice per la Basilica di Santa Eufemia. Il cuore millenario è il luogo in cui Grado si raccoglie.

C'è una basilica nella parte vecchia di Grado. Nella parte del Battistero dove i pavimenti sono mal tenuti con muschio e polvere, ho notato poca cura per i pavimenti a mosaico.

I resti della basilica lapidaria che brilla sul retro evocano la nostra storia e la nostra cultura.

Un luogo di culto risalente al VI secolo ha un campanile annesso. Il Battistero e il Lapidario di Grado sono vicini.

Sembra interessante solo da fuori. È possibile tornare con più tempo a disposizione. Tutta la zona di Aquileia è famosa per i suoi scavi archeologici del periodo romanico.

Il grande pavimento a mosaico e la bella abside risalgono al VI secolo. Il principale edificio religioso di Grado è la basilica di Sant'Eufemia.

Non sono stato alla basilica, ma penso che sia eccessivo entrare in una basilica che richiede 5 minuti per essere completata.

È stato un onore partecipare alla messa nella basilica. Il pavimento è mozzafiato e vivibile. C'è emozione. Si sente un pezzo del mosaico sotto i piedi quando si entra.

Ci sono altri reperti archeologici nelle vicinanze. Ci sono concerti in estate. La Basilica ha mosaici e un interessante Battistero.

È un luogo di culto con la sua storia e quando si entra si è in soggezione per i mosaici, la pala d'altare, ecc.

Il coro maschile di Ruda è unico nelle canzoni Madonna della bricola e Madonnina del mare.

Consiglio una visita alla basilica e un giro nella città di Grado. A Grado ci sono dei mosaici.