Anche se non ho il pollice verde, ammirare così tanti tipi di piante da tutto il mondo è stata un'esperienza piacevole. È stata una piacevole sorpresa a cui non ero mai stata. Nella mostra della scorsa settimana è stato possibile trovare molti animali, visite guidate e incontri in cui sono stati associati a molti processori migratori.

Sono stato a una riunione a giugno dove c'era un sacco di piante, ma ero un po' deluso di vedere alcune piante che avevano bisogno di essere ovvio, come Succulent in una serra in cui hanno raggiunto temperature esagerate, e altre piante sparse per il giardino.

Il posto è tranquillo e ci sono panchine per sedersi. Le piante sono esposte o in una serra. C'è una grande varietà di piante.

Ci sono itinerari stradali e turistici. Eccellente. Il polmone verde in mezzo alla città ha arbusti e fiori interessanti ed è aperto solo al mattino.

È un posto magico. È mantenuto con amore da coloro che lo gestiscono. È bellissimo. Un giardino botanico è aperto al pubblico.

Ci sono alberi e piante da tutto il mondo. Il giardino è ben tenuto. C'è pace nel cuore della città.

Il documentario su Tano Cimarosa e il magistrale ll giorno della civetta sono stati proiettati in una piccola arena immersa nel verde. L'iniziativa, che credo si ripeta ormai da qualche anno, è pregevole e affascinante, anche se la limitata capienza lasciata ha deluso chi è rimasto fuori ogni sera. Appena avrò modo di ammirare i veri protagonisti di questo scenario sopravvissuto a stento al cemento, che negli anni ne ha divorato ampie fette: le piante, amplierò questo commento. Mi vergogno a dire che ho visitato il giardino botanico della mia città per la prima volta un paio di settimane fa, ma sono un amante della natura e ardente sostenitore del verde in ogni angolo di questo meraviglioso pianeta che sono. Il piccolo regno che ho attraversato in occasione del festival del cortometraggio era diverso dal mare di cemento che lo circonda.