La magnificenza di molte tombe mette in evidenza la ricchezza di coloro che le hanno progettate, ma, nonostante questo, si nota quanto siano abbandonate. Ci si sente tristi quando si finisce il giro dei monumenti, ma è stato strano che alcuni monumenti siano stati costruiti come capanne di montagna, occupando il posto dove si trova il Cimitero. È probabile che le persone al loro interno siano rimaste senza un amico o un parente che si prenda cura di loro in futuro.

I cimiteri storici non sono molto conosciuti. Camminare tra le tombe è un'esperienza straniante perché i monumenti funebri sono immersi nel verde. Circondato dal verde del bosco e costruito su un declivio, ricorda un po' Staglieno di Genova. Le belle statue si visitano rapidamente. Ci sono persone importanti nelle statue.

Monsignor Giovanni Pietro Losana è il più famoso e benemerito tra coloro che hanno governato la diocesi di Biella, oltre a innumerevoli imprenditori di prestigio. Le lapidi dell'Ottocento e dei primi del Novecento sono piene di tante storie, a volte drammatiche e a volte tranquille, come per chi è caduto sulle montagne sovrastanti o per chi ha combattuto. Il risultato è un ambiente di creatività. Il Santuario di Oropa, il più grande santuario mariano delle Alpi, ha un cimitero monumentale con caratteristiche particolari: si trova in montagna, a più di mille metri di altezza, e nella sua parte superiore le edicole funerarie sono sparse all'interno di un bosco di grandi faggi. L'insieme, costituito da un campo aperto da un portico e dal suddetto bosco, ricorda il ben più grande cimitero di Genova: non per niente quello di Oropa è stato definito il piccolo Staglieno.

Non c'era amore. Visitare ed essere stupiti dalla magnificenza di un luogo sacro alla morte. Non c'è desiderio di pregare per le anime dei morti e manca l'umiltà nelle tombe.

È vicino al santuario di Oropa. Ho potuto raggiungere la tomba di Sella attraverso un sentiero che attraversa il bosco e le tombe di famiglia.