Ecco uno dei tanti pregevoli siti storico-artistici di Bologna assolutamente sottostimati. Il centro medievale, fra i più belli, grandi e importanti al mondo, si evince proprio anche da qui essere spesso trattato alla stregua di un qualsiasi paesotto. Tanto caro al Rubbiani ed alla Regina Margherita, appunto ad essi si deve la tardottocentesca valorizzazione del complesso sepolcrale medievale tra i più insigni ed eminenti dItalia, per di più aperto gratuitamente e permanentemente alla libera pubblica visione, e nonostante ciò talora distrattamente tralasciato nella scala dellinteresse turistico...Bologna non ha nulla meno di altre città darte, anzi; ha però una minore capacità attrattiva dovuta alla inspiegabile superficialità di chi amministra tali capolavori di interesse universale, evidentemente più preoccupato a incassare soldi tramite altre vie che non siano quelle culturali e turistiche (sguinzagliano migliaia di accertatori a far multe ma nemmeno uno sfigato che spieghi ai turisti in Piazza Grande, alle Due Torri o alla Stazione che a pochi metri ci sono attrattive di livello come, appunto, i Sepolcri...)

Che meraviglia i sepolcri dei tre glossatori! Colpisce lo stile della struttura, sono tutti a baldacchino con tetto piramidale e sostenuti da colonne. Il primo da sinistra dei monumenti funebri, quello con il sarcofago rivestito in terracotta maiolicata, era la sepoltura di Accursio ( morto nel 1265) e di suo figlio Francesco; la tomba con due ordini di colonne appartiene invece a Odofredo ( morto nel 1265); lultima, con i quattro leoni stilofori, accoglie Rolandino dei Romanzi ( morto nel 1284).

Tra l'XI e il XII secolo, la scuola bolognese di glossatori ricostruì l'opera di Giustiniano I e poi fece un'analisi approfondita dei testi classici. Hanno fatto di Bologna la Dotta. Ma chi erano? I resti dei glossatori si trovano qui. L'Università di Bologna è la più antica del mondo.

È bello da vedere. Si possono vedere le Tombe dei Glossatori della Scuola Bolognese, tre lapidi che dovrebbero contenere i resti di tre professori dell'Università di Bologna, all'interno del piccolo parco di San Francesco, visibile da Piazza Maplighi.

Visitabili allinterno del giardino della chiesa di San Francesco, visibili da piazza SantIsaia.I glossatori furono gli antichi maestri di legge della prima università.Soprattutto però erano coloro che nei libri di legge scrivevano le glosse, cioè i commenti alle leggi (i commenti erano a spiegazione delle leggi).

Il centro di Bologna ha un tuffo nel 1200. Hanno ancora il fascino di quando Bologna era un centro europeo della giurisprudenza. I professori di diritto, appartenenti a famiglie nobili, avevano ruoli importanti nel potere della città. Affascinante.

La chiesa e la piazza di San Francesco sono sempre state belle, ma ora lo sono ancora di più, e le tombe dei glossatori hanno un potere evocativo speciale della storia di Bologna.

Conservano i resti dei più grandi glossatori perché commentavano i testi di diritto romano con aggiunte a margine.

Era meraviglioso. I sepolcri monumentali dei giuristi bolognesi del Medioevo sono visibili dall'esterno.