Inviamo un preventivo poco prima della pandemia, dettagliando i dettagli dell'edificio e dell'acquirente. Accettiamo il preventivo più basso, ma aspettiamo la riapertura dello studio per definire i dettagli. Li contattiamo di nuovo alla fine di maggio per confermare il preventivo e poi procediamo a portare tutti i documenti secondo le loro istruzioni. Siamo stati contattati dalla segretaria qualche giorno dopo. Ci ha informato che avevano calcolato male le spese e che il preventivo era più alto degli altri. Anche se non credo che debbano pagare le tasse in eccesso, il fatto che abbiano perso così tanto tempo e che abbiano anche fatto calcoli errati fa sembrare ragionevole che si faccia il minimo. Avevamo già un appuntamento per il rogito. Abbiamo chiesto loro di parlare direttamente con il notaio e di non scavalcare la segretaria. Abbiamo ricevuto un nuovo preventivo che era identico a quello che avevamo ricevuto per telefono. Abbiamo chiamato la segretaria un po' confusi. Ci ha informato che le loro tariffe erano già molto basse, che non potevano fare sconti e che non stavamo parlando con dei pescivendoli. Applausi, luci e sipario.