La camera mortuaria fu costruita nell'area del cimitero tra il 1761-1764 come progetto di Biagio Bellotti. Ha una struttura molto originale che si ispira al barocco teresiano. Permette anche l'attraversamento del vecchio cimitero (l'attuale piazzetta Don Pio Chieppi), primo parroco di San Michele. Il passaggio centrale è sormontato da una cupola semiellissoidale con pennacchi sferici. Due stanze quadrate sono racchiuse in una volta a botte per esporre le ossa. Le finestre ellittiche si trovano nei prospetti est-ovest, unici esempi negli edifici di Bellotti. Al piano terra, sono quasi rettangolari ma hanno architravi molto elaborati. Anche le grate sono di grande fattura, fatte con sottili sezioni quadrate in ferro battuto e foglie (un tempo dorate). Le volute sulle finestre rettangolari sono sovrapposte a una serie di barre verticali. Sulle finestre ellittiche, la porta perde ogni rigidità a causa delle volute. Sono rimaste solo le decorazioni originali della volta, che rappresentano la Giustizia (sotto forma di una donna che tiene dei pesi). Sono circondati da angioletti. I disegni di Bellotti hanno permesso a Carlo Farioli di realizzare due dipinti del 1978 che riproducono le antiche rappresentazioni.