L'Ospedale dei Santi Pietro e Paolo, situato nel sestiere di Castello a Venezia, era un'istituzione. Il più antico ospizio della città aprì per i pellegrini in Terra Santa nel XII secolo. Francesco Avanzo lasciò alcune case, che furono poi aggiunte al complesso nel 1350. Il doge gli concesse la protezione nel 1368. I secoli XVII e XVIII videro altri importanti cambiamenti, tra cui la ristrutturazione della chiesa (1736), e dell'ospedale (1772). Fu chiuso nel 1806 sotto l'amministrazione napoleonica. I pazienti furono trasferiti agli Incurabili. Fu poi fatto un patronato per ragazzi vagabondi, che fu poi trasferito alle Figlie di Maria Ausiliatrice. Il complesso fu restaurato tra il 1996 e il 1999. Ora è utilizzato come centro culturale, residenza e struttura educativa. Solo un portale gotico che si affaccia su Fondamenta San Gioachino è stato conservato. Risale al XV secolo e contiene una Madonna con Bambino tra i Santi Pietro e Paolo. Si sa anche che c'erano tre altari nella chiesa, con quello principale che ha una pala di Giuseppe Angeli (la Vergine con due apostoli). Il Cristo nel grembo, il Cristo che porta la croce e il Cristo nell'oratorio erano sempre dello stesso autore. Anche il Crocifisso, San Girolamo Miani, due pellegrini e il Crocifisso erano tutti dello stesso autore. Tutte le opere sono state disperse.