STORIAIl documento che concede al capitolo del Duomo di Trento il diritto di consacrare la chiesa di Gardolo il 31 maggio 1467, menziona l'antica chiesa di Gardolo, che era dedicata alla Visitazione di Maria. L'edificio è descritto nel documento come "fatiscente". Per questo motivo è opinione diffusa che la fondazione di questa chiesa medievale risalga almeno all'inizio del XV secolo. La chiesa medievale di Gardolo fu costruita come curia nel maggio 1722. Tredici persone morirono nell'epidemia di colera che colpì Gardolo nel luglio 1836. Per fermare la diffusione della malattia, la città votò il giorno di Sant'Anna, il 26 luglio 1836, promettendo di votare alla Madre della Vergine, tra le altre cose, per ampliare la chiesa esistente o costruirne una nuova. I progetti di ampliamento della chiesa esistente furono abbandonati (ingegnere Stefenelli (1844), ingegnere Clarencini (1850) e ingegnere Caminada (1851). Questi progetti non erano sufficienti per le necessità della città o erano troppo costosi per gli interessi privati. Il consiglio di sagrestia decise di costruire la nuova chiesa. Il progetto esecutivo fu completato da Antonio Pages, un architetto milanese. La prima pietra fu posta il 25 novembre 1855 e la chiesa fu consacrata il 16 ottobre 1859 dall'arcivescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer. Le pitture murali delle volte delle navate e del presbiterio furono dipinte dal trentino Gaetano Diegiacomi nel 1894. I dipinti monocromatici su questa facciata furono dipinti da Gaetano Diegiacomi nel 1903. Il campanile fu costruito nel 1925. Nel 1943, Duilio Corrompai, un pittore veneziano, completò la decorazione del presbiterio con gli affreschi della Cena in Emmaus, e la Messa di Bolsena.