La chiesa di Santa Restituta, oggi sconsacrata si trova sopra la cripta/prigione della santa, che era originaria del nord Africa e, secondo la tradizione era la madre di sant'Eusebio (vescovo di Vercelli). La cripta è naturale, in parte scavata nella roccia, ed è stata utilizzata dall'uomo fin dai tempi antichi. Ci sono più stanze all'interno, alcune delle quali utilizzate come cisterne e sono state usate come luoghi di culto fin dall'inizio del cristianesimo. Vi si trova una colonna che sarebbe legata al santo prima della sua morte. C'è anche un affresco di epoca bizantina, che è l'unico rimasto. Ci sono diverse nicchie con schizzi per altari. La cripta fu usata come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale. 50 persone furono uccise in bombardamenti anglo-americani proprio davanti alla cripta il 23 febbraio 1943. Questo episodio è ricordato da una targa all'esterno della chiesa.

L'era cristiana utilizzò l'antico ipogeo punico. Le reliquie del Santo, di origine africana, arrivarono nell'isola nel V secolo e furono raccolte in un'olla di terracotta nel XVII secolo. Gli altari erano fatti di pietra e malta e decorati con pietra. C'è un mosaico di San Giovanni Battista.

La cripta di Santa Restituta è un ipogeo in parte naturale e in parte scavato nella roccia. Dopo un lungo periodo di abbandono, nel XIII secolo, la cripta ebbe nuova vita e fu decorata con affreschi di gusto tardo bizantino, di cui rimane un brandello raffigurante San Giovanni Battista.

Entrare nella chiesa sotterranea, di Santa Restituita, è qualcosa di unico: fede dei primi cristiani, che hanno convissuto nel buio, prima di emergere alla luce, per innalzare il tempio spirituale sovrastante.La chiesa in roccia, è stata per un periodo di tempo, anche la sede della comunita bizantina a Cagliari ed oggi, la soprastante chiesa riaperta alle funzioni religiose, dopo un intervento di restauro, ospita di nuovo, i fedeli ucraini di rito uniate. Segno dei tempi e della fede risorta.

Bisogna evitare il posto perché è mal ristrutturato e ha il cemento a vista e l'illuminazione sul pavimento. Le ragazze all'entrata possono darvi maggiori informazioni se volete.

Un patrimonio che potrebbe essere sfruttato lasciare andare, appena entriamo ci viene dato un foglio con una piccola descrizione della storia della cripta.

È un luogo suggestivo, ricco di storia, che va dai tempi più antichi al secolo scorso, quando fu usato come rifugio durante i bombardamenti della città. Durante l'evento Monumenti Aperti, ho conosciuto la cripta. Le pareti ti parlano se vuoi ascoltare. A me interessava.

La cisterna fu riabilitata nei secoli al luogo di culto cristiano e usata per molto tempo per essere esattamente in quello specifico usato per conservare le reliquie ritrovate del Santo.

In un pomeriggio piovoso, con una piccola tassa e una guida molto competente, ho ascoltato e fatto la mia nicchia nella storia di Cagliari che non conoscevo: cisterna, rifugio antiaereo, rifugio dei cristiani che si riunivano per pregare in segreto.

È stata un'esperienza affascinante. Sono stato portato in un tour sensoriale del luogo dall'associazione culturale Orientare. Ascoltare, sentire, toccare, guardare.

Mi sarei aspettato la cura dei dettagli nei riferimenti storici. È un luogo di interesse storico molto suggestivo.