La Chiesa di Sant'Orsola dei Negri, un piccolo gioiello della Palermo barocca del XVII secolo, è un piccolo gioiello. Si tratta di un edificio religioso unico, squisitamente decorato da Giacomo Serpotta con stucchi che riflettono un dettagliato repertorio legato al tema della morte. L'interno della chiesa è ricco di preziosi elementi decorativi. Tra questi, i dipinti raffiguranti le Sante Lucia e Cristina, Agata e Ninfa, Oliva, Rosalia, e il grande affresco raffigurante la Gloria di Sant'Orsola sul tetto. Ci sono anche motivi che raccontano storie della vita di Sant'Orsola. Pietro Novelli e Gaspare Serenario sono solo alcuni dei grandi nomi.

La chiesa di Serpottiano è ricca di stucchi e ha molte dimensioni. Sull'altare c'era un quadro della Madonna. Da vedere.

Il complesso di cisterne, botole e colatoi è stato messo in evidenza dai restauri. Gli affreschi dell'ultima parte del 700 sono meravigliosi. La cripta è dedicata alle sepolture e ha dipinti di Zoppo di Gangi, Pietro Novelli, Antonio Manno e Giuseppe Patania. I pilastri hanno stucchi della bottega del Novelli. Nel timpano triangolare c'è una rappresentazione dell'anima del Purgatorio, avvolta nelle fiamme e altri elementi decorativi che ricordano la caducità della vita umana. Per l'occasione, fu decorato con motivi naturalistici, putti, ghirlande e festoni, e rappresentazioni inedite di scheletri appesi. La chiesa di Sant'Orsola è un gioiello di Palermo. Fu commissionata dalla Compagnia di Sant'Orsola o Compagnia dell'Orazione della Morte, detta dei Negri per il colore dell'abito rituale, una confraternita fondata con lo scopo di dare una sepoltura ai morti di quella zona della città.