La facciata di questa chiesa, situata nel centro storico di Pesaro, è in stile classico. I mattoni che compongono la facciata sono di un colore brillante, rendendola interessante. Internamente è piccola, con una sola navata e una pianta centrale rettangolare. La volta sopra l'altare è affrescata ed è molto bella. Purtroppo non mi è stato permesso di fare foto durante la preghiera (qui non posso parlare perché è giusto non disturbare le persone che pregano), ma se si legge l'orario, c'è sempre una cerimonia religiosa.

Il vescovo Gaetano Mihaietti ha creato la parrocchia con un decreto del 15 dicembre 1987, fondendo le due parrocchie San Paterniano, Lucia e San Biagio Vescovo, Martire. Tuttavia, il titolo di San Giacomo Maggiore è stato perso dal 1574 e si conserva quello di San Giacomo Apostolo. Era la più piccola delle quattro parrocchie della città. Tuttavia, era anche la più antica. Dava il nome a una delle quattro zone in cui la città era divisa da tempo immemorabile (forse almeno all'inizio dell'era comunicativa). La sua antichità può essere vista in una bolla di Papa Alessandro II del 1062, conservata nell'Archivio del Monastero di San Michele di Pisa. Questo documento era un privilegio di Papa Lucio del 1184 e un antico atto notarile del 1218, un altro privilegio di Papa Alessandro IV del 1209. Questi documenti confermano la connessione tra questa chiesa e il monastero di S. Severo. La mappa di Blaeu mostra che la chiesa si trovava al centro dell'attuale piazza Olivieri. Era isolata con la facciata rivolta verso via Almerici, e il lato verso via Sabbatini. Rischiava di cadere a causa della vecchiaia e dei danni del tempo. Nel 1678 fu ricostruita nella sua posizione attuale. La ricostruzione fu completata verso la fine del XVII secolo. La chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Paterniano e Lucia, passò attraverso molte vicissitudini. Aveva la sua sede nell'attuale chiesa della Maternità, con un territorio che arrivava fino a San Giorgio oltre San Pietro, Calibano, e Santa Veneranda. Poi fu rimossa con l'istituzione della Parrocchia di S. Pietro, Calibano nel 1665/66. Nel 1609, i Padri Teatini costruirono un convento lungo la via Passeri. Fu anche dedicato a S. Carlo Borromeo, che fu la prima chiesa di tutta la Chiesa Cattolica dedicata a questo santo. Il Regno d'Italia napoleonico smobilitò la chiesa di S. Carlo nel 1810. Fu poi trasferita al Regio Demanio. Il titolo fu trasferito ai Santi Paterniano e Lucia nel 1816 con il trasferimento del Capitolo della parrocchia alla chiesa di S. Carlo Borromeo. Dopo il 1860, l'abate Don Vincenzo Ortolani divenne il parroco di S. Lucia e acquistò dallo Stato l'ex convento degli Oblati di S. Carlo, dove trasferì sia la casa parrocchiale che l'oratorio.