È una chiesa sconsacrata di Piacenza, costruita nella sua forma attuale nel XVIII secolo in stile barocco. Fu progettata da Francesco Croce. Si trova nell'omonima via San Bartolomeo, all'interno delle mura e del perimetro del centro storico, sul percorso di collegamento tra la via Emilia (di origine romana) e la medievale via Francigena/Romea. I gesuiti ricostruirono la prima chiesa nel 1570 dopo che era stata distrutta dai romani. Distrutta da quest'ordine, passò agli Agostiniani Scalzi che la ricostruirono nella forma attuale tra il 1754-1763. La chiesa fu annessa nel 1394 a un ospedale del 13° secolo. Fu anche ricostruita nel 1494. La sezione centrale della facciata è convessa e più sporgente delle ali rettilinee. È una continuazione dell'architettura barocca romana di Francesco Borromini, Pietro da Cortona. La presenza di pilastri fa sì che lo spazio non sia preso in tutta la sua interezza dall'ingresso. Sono usati come diaframmi per dividere un ambiente planimetricamente unitario e guidare prospetticamente la vista sul retro. L'illusione di spazi multipli suggerisce che ci sono altre stanze. La luce che scende da una cupola mette in evidenza il ritmo delle arcate così come i piccoli archi tra i pilastri.
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