Il Museo Civico Archeologico del Pulo di Molfetta si trova nella Casina Cappellutti. Questa struttura cinquecentesca è stata meticolosamente restaurata e riabilitata con criteri moderni per comunicare contenitore e contenuto. Il suo nome deriva dal cognome del suo proprietario originario, nato all'inizio del XIX secolo. All'inizio del XX secolo, entrò a far parte del patrimonio immobiliare del comune. Divenne una struttura di quarantena per le malattie infettive e divenne noto come "Lazzaretto".

I reperti più significativi dovrebbero essere restituiti al Museo del Pulo. La diaspora dei reperti rinvenuti nel sito del Pulo tenuti in ostaggio nell'Università di Bari, nel Museo Diocesano di Molfetta, nel Palazzo della Provincia, e nel seminario regionale di Molfetta, è un grande rammarico. La struttura della villa quattrocentesca è eccellente, così come la disposizione razionale degli ambienti, dei reperti, delle ricostruzioni del villaggio neolitico, delle grotte della dolina, delle sepolture.

I servizi per i visitatori sono inesistenti. La villa che ospita il museo è bella e utile per capire la storia della zona. Il patrimonio di Molfetta ha orari di apertura vergognosi.