Come nel caso degli edifici sacri, non ci sono indicazioni sugli orari di funzionamento dell'ipogeo. La disposizione dei banchi della chiesa, che bloccava completamente l'accesso, indica che è stata chiusa per diversi giorni. L'interno della chiesa è bello, seicentesco e presenta una bella statua che rappresenta la pietà. Il Lipogeum è però di maggiore interesse in quanto risale alle prime comunità cristiane (San Cleto terzo papa, discepolo di San Pietro) ma incorpora anche parti di edifici romani preesistenti.

Chi l'ha mai vista? È incredibile che non si possa visitare una chiesa nel 2020 perché nessuno conosce gli orari di apertura, nemmeno le informazioni turistiche. Ho provato tre volte a visitare la chiesa durante le mie vacanze, ma era sempre chiusa. Il proprietario del bar di fronte a me mi ha detto, per pietà, che era aperta solo di mattina. Mettete un cartello con le informazioni!

Ho scoperto questa chiesa aperta domenica 5 maggio. Ho potuto vederla dalla mia finestra. Un bel lampadario d'argento pende dalla cima dell'altare. Anche se è una chiesa in stile barocco, il simbolo della morte domina l'intera struttura. Ci sono teschi e ossa sia all'interno che all'esterno, così come agli angoli delle pareti. La volta della cupola con i suoi personaggi biblici affrescati a tutto tondo è di grande interesse. Questa chiesa è artisticamente ricca di valori e significati cattolici. È una tappa obbligata quando si visita Matera.

Chiesetta barocca dedicata interamente alle anime del Purgatorio.Colonne dai marmi venati ed altri materiali colorati e preziosi; il motivo dellottagono è dominante, infatti la chiesa, molto piccola, è raccolta intorno a un centro che sia nel soffitto che nelle pareti perimetrali ripropone lottagono come forma strutturale.Quadri magistrali riguardanti la vita di Gesù e della Sua Sacra Famiglia (ricordo in partic. La morte di San Giuseppe).Sulla parete interna dingresso, sopra il portone (quadrettato esternamente con allinterno dei riquadri raffiguranti dei teschi, ovvero le anime purganti) si trova un maestoso organo.Complessivamente notevole.

Piccola e al centro regala, con la sua calma e il suo silenzio, un momento di tranquillità e distanza dal frastuono del passeggio e della vita nel centro di Matera. Una chiesa accogliente. Nella sua ricchezza di decorazioni e colori, dominati dal verde acqua - splendidamente rilassante - e dal bianco, la cui intensità ricorda il bianco calce delle case del Grande Sud, un candore accecante, proprio come le giornate d'estate, è un luogo di pace, con affreschi di maniera, ma davvero belli. Peccato che sia sconsacrato.

La parte bassa all'esterno incute timore, la parte alta all'Interno induce rispetto. Questo spettacolo per l'avarizia di non voler pagare il misero euro d'ingresso è un peccato sufficiente per passare dal purgatorio direttamente all'Inferno.

La Chiesa del Purgatorio fu costruita tra il 1726 e il 1747 ed è uno dei migliori esempi del tardo barocco. La Chiesa del Purgatorio ha una caratteristica unica che la rende diversa. L'unica chiesa della città con una pianta centrale è la Chiesa. Fra Girolamo Savonarola diceva che bisogna morire. La confraternita della morte suggerisce che tutti dobbiamo morire.

Il motto della rivoluzione francese era cattolico. I teschi sulla porta mostrano re, vescovi e papi uniti dalla morte che non fa distinzione, anche se le differenze sociali erano molto marcate. La chiesa fu costruita nell'epoca della controriforma cattolica contro le idee dei protestanti che negavano l'esistenza del purgatorio.

Grazie alla capitale della cultura, ora è possibile visitarla, anche se prima era chiusa al pubblico. Ci sono molte figure di teschi nella chiesa e si riferisce al tema dei mori. La chiesa del 700 merita una visita.

La Chiesa del Purgatorio si trova in via Ridola ed è un edificio di culto in stile barocco. Le strade principali del centro storico della città sono in stile barocco. Tra il 1725 e il 1747, la chiesa fu costruita con i finanziamenti della confraternita del Purgatorio.

I teschi sul portale d'ingresso ci ricordano che la morte arriva per tutti. C'è una chiesa al centro della strada principale. La chiesa è insolita rispetto alle altre.

Completamente restaurato. Una bella sorpresa è ancora in corso. La chiesa è bellissima. Siete tutti invitati a vedere il mio quadro. Vale la pena visitarla per vedere i dipinti all'interno.

Sono andato a vedere la mostra di Domenico Sepe, uno scultore napoletano molto bravo, ma oltre alla mostra, la chiesa è stata una sorpresa con un fascino e una bellezza quasi rari.

teschi adornano il portale per ricordare che abbiamo tutti la stessa fine Il tema della chiesa è la partenza. La chiesa del 700 è bella da visitare.

Non ho messo cinque stelle a causa di un'impazienza ma per la bellezza sia dell'esterno che dell'interno.

La chiesa fa parte della triade di chiese del Purgatorio. Fu imbiancata internamente con gesso su richiesta di un vescovo. Una bella fontana di disegno barocco, situata nel mezzo della piazza Lombardo è visibile dalla chiesa.

La chiesa è costruita sopra l'esistente chiesa di San Martino con il suo cimitero. Viene usata principalmente per i riti funebri, e la messa suffraganea per i morti. Ha un bellimoianto barocco e un pavimento in maiolica con bei dipinti. La facciata è notevole per la sua decorazione di teschi e scheletri. Richiede un accurato restauro.

La Chiesa del Purgatorio è un'altra impressionante meraviglia di Polignano a Mare. Si trova nella zona più avanzata del centro storico. La Chiesa del Purgatorio, costruita su un antico luogo sacro a San Martino, si trova nella zona più avanzata del centro storico. Ci sono due cappelle ai lati con altari di marmo. La cappella di sinistra è dedicata a San Francesco di Paola e quella di destra all'Immacolata Concezione. L'altare maggiore a San Martino è la cappella dedicata. Ha tele dipinte e un pavimento di maioliche. È una chiesa così bella che si sente il bisogno di entrarci, di essere un tutt'uno con la sua bellezza.

L'Arciconfraternita della Morte si trova nella chiesa del Purgatorio. Fu costruita nel 1643 e consacrata nel 1667. Le statue di Giulio Cozzoli sono conservate nella chiesa e vengono portate il Sabato Santo. Questa chiesa è anche il punto di partenza delle processioni del Mercoledì delle Ceneri e del Venerdì di Passione. È la chiesa centrale della Settimana Santa a Molfetta.

Bella chiesa, dove i simulacri sono conservati e custoditi durante il periodo quaresimale o pasquale. È meglio controllare gli orari di apertura prima della visita. Il parcheggio è difficile nelle zone circostanti.

È una chiesa storica! Puoi vedere la scala architettonica di fronte a te! Nell'antichità, tali edifici non offrivano servizi x disabili o x persone diversamente abili. HA UNA STORIA SPECIALE di confraternite, BUONA MORTE, ecc. Visita...

Chiesa settecentesca di forma rotonda. Ha una facciata unica che domina il corso Anita Garibaldi, in cima a una bella scalinata. Peccato che tutti gli affreschi degli altari siano coperti da pesanti tende rosse il cui scopo non è evidente.

Anche se non conosciamo l'anno esatto, le iscrizioni sulle campane della torre dicono "Santo Rigatuso rettore", anno del Signore 1817 per mandato di Don Luigi Salomone fondatore della chiesa delle Anime purganti". Concludiamo che risale a questo periodo. Secondo il dottor Giacomo Magno, il parroco, sappiamo che la cappella fu visitata da Monsignor Aprile nel 1820 e che c'era una confraternita a San Gregorio Taumaturgo. Sajeva era forse in ristrutturazione. Il canonico Cristofero Virgone completò i lavori di restauro Grandi con le offerte dei fedeli. Cristofero Viavattene donò una casa alla chiesa nel 1895. Nel 1896, l'attuale sacrestia fu costruita nello spazio donato da Francesco Virgone. Fra Luigi Viavattene, residente nella casa accanto alla chiesa, ordinò il quadro Vaccaroil sopra l'altare maggiore delle Anime del Purgatorio.

La Chiesa del Purgatorio si trova alla fine di Largo Castello. Questa zona è chiamata "Largo Purgatorio" per la sua importanza storica, culturale e artistica. Fu completata nel 1638. Lo volle la Confraternita delle Anime del Purgatorio. Erano costretti a tenere le loro funzioni religiose nella vicina Chiesa di San Nicolò di Porta Ensita (Strada Ospedale), e fu Isabella a gestire le varie fasi di realizzazione. All'inizio appariva più scura, più piccola e più stretta di oggi, risultato dei lavori di "imbarocchimento" che ebbero luogo nel 1789. Questi includevano la maggior parte delle chiese rinascimentali della zona. Una piccola porta che conduceva ad un "Sacrum coemeterium" si trova accanto all'entrata laterale della chiesa. Risale al 1698. Mons ha anche visitato l'edificio alcuni anni dopo il suo completamento definitivo. Mons ha anche visitato l'edificio dopo il completamento finale dei lavori.

La Chiesa del Purgatorio fu costruita sul sito di una vecchia chiesa tra il 1642-1664. Presenta uno scenografico prospetto settecentesco con elementi tardo manieristi, barocchi e altri. L'interno è decorato con stucchi, affreschi e tre navate separate da colonne. L'ornamentazione dell'abside risale al 1746. Olivio Sozzi dice che è limponente pittura destinata all'altare maggiore, raffigurante la Trinità e la Vergine, che ora si trova nella Chiesa Madre. Il magnifico presepe meccanico si trova nella chiesa interna. Può essere ammirato durante il Natale. La nascita di Gesù Cristo è ricreata con dispositivi meccanici.

Dopo il terremoto del 1968, della chiesa del Purgatorio non è rimasto nulla tranne la facciata.

Una piccola chiesa fu costruita dalla chiesa del Purgatorio che fu distrutta dal terremoto del 68.E. Fu il risultato di un sogno di un uomo fedele che fu spinto a realizzarlo.

La dedica originale a Sant'Antonio Abate fu nel 1739-1769. Fu dedicata a Nostra Signora della Consolazione nel 1947. L'altare maggiore contiene ancora la statua di legno del XIX secolo. È conosciuta anche con il nome di "Chiesa del Purgatorio" perché l'attuale via Cavour, su cui l'edificio si affaccia, si chiamava un tempo "Strada del Purgatorio", e perché dietro l'altare si trovava un antico dipinto raffigurante le anime del Purgatorio. Un ciclo di dipinti del Giambecchina, pittore contemporaneo, è di grande rilevanza artistica.

È bello e si trova nella piazza centrale di Santa Croce. La confraternita è proprietaria dell'edificio, che risale al 1703. È ricco di altari e ospita dipinti del Gliri e di altri importanti artisti. È bello vedere la decorazione lignea, che comprende sculture e dipinti, che decora la cupola centrale. Un orologio e una meridiana sono stati installati nel 1880.