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Città romana di Ferento

Address: Antica Città Romana di Ferento, Strada Ferento, 2 Ferento, 01100 Viterbo VT
Telefono: 339 271 6872
Recensioni: 14
Valutazione complessiva: Bene
Premiato
8
Bene
4
Media
2
Male
0
Terribile
0
Lunedi 12–16
martedì 12–16
mercoledì 10:30–16
giovedi 10:30–16
Venerdì Chiuso
Sabato 12–16
Domenica 12–16

Recensioni (14)


Haile

Ho preso l'autostrada per Viterbo e ho scoperto che Montefiascone Ferento è a pochi chilometri dall'uscita. È bello passeggiare per il teatro durante il giorno. C'è una bella brezza fresca la sera e gli impiegati sono molto gentili. Usano un campo adiacente come parcheggio e si può parcheggiare lungo la strada gratuitamente. Il posto è carino, ci si arriva attraverso una strada che è asfaltata con traffico a doppio senso, e l'arena è ben tenuta in estate grazie a una brillante associazione ci sono molti spettacoli sia musicali che di danza. C'è una zona tranquilla e silenziosa se siete in zona.
Varini Pendergraft

Anche con più scavi, il sito merita più impegno da parte delle istituzioni. Accanto al teatro c'è uno stabilimento termale. Attualmente, l'area archeologica è aperta solo il sabato e la domenica, ma si può prenotare. Nel Museo della Fortezza dell'Albornoz ci sono delle statue che lo rappresentano. L'ambiente circostante è suggestivo. Il Teatro è la parte più importante di Ferentum. La città fu distrutta dai Viterbani alla fine del 1100.
Edmee Gizzi

Tutto è stato abbandonato a causa dei venti sfavorevoli. Un giro pieno di spiegazioni è stato dato a S.ra Simonetta. Tutto è coperto di terra millenaria. Un piacere conoscervi! Il teatro è stato costruito nel regno di Augusto e ha pavimenti a mosaico con disegni geometrici in bianco e nero. Il resto della città è ancora da esplorare. Le rovine della città romana di Ferente si trovano sulla collina di Pianicara.
Hoxsie

La fortezza Albornoz è a Viterbo. Se vuoi arrivare a Bagnoregio, devi prendere la strada per Acqua Rossa. Il principale insediamento della zona era Ferento, una città romana risalente al IV secolo a.C., che si trovava a nord del sito etrusco di Acqua Rossa. Il teatro del sito è ben conservato ed è stato pavimentato.
Dash Matherly

Un angelo è apparso all'inizio di luglio e ci ha chiesto se volevamo visitare il sito, una coppia tedesca si è unita a noi, e la visita è stata interessante grazie alla competenza.
Chauncey Yancik

Bellissimo sito fatto vivere e vivo anche per lassociazione archeotuscia che con la sua presenza garantisce la fruizione a persone gli spettacoli teatrali e prosa ed i concerti in questo scenario fantastico sono una cosa unica peccato che quando ci sono questi eventi si esageri e non si pulisca e lascino bottiglie lattine ect in giro una sola persona a fare da custode .COME ARRIVAREPercorrendo la strada provinciale Teverina, a circa 8 km a nord-est di Viterbo, si prende a destra la strada con indicazioni turistiche che conduce dopo 2 km al sito archeologico di Ferento.LA CITTÀ DI FERENTOLe rovine della città romana di Ferento si trovano su una lingua tufacea di forma allungata estesa una trentina di ettari, che si affaccia in modo davvero spettacolare sui torrenti Vezzarella e Acquarossa.La città di Ferento era attraversata dalla via publica Ferentiensis, un’arteria trasversale che collegava la via Cassia con la valle del Tevere e che, passando per Ferento, ne costituiva il decumanus maximus.Ferento romana nacque in seguito dell’abbandono dell’abitato etrusco di Acquarossa e assunse notevole importanza specialmente durante il periodo imperiale.Infatti sappiamo da Tacito e Vitruvio che la città divenne municipium e che fu ascritta alla tribù Stellatina, ma soltanto in età giulio-claudia raggiunse il massimo splendore con l’edificazione di sontuosi edifici pubblici tra cui il teatro, l’anfiteatro, le terme e il foro che grazie alla generosità di due privati cittadini, Sesto Ortensio e Sesto Ortensio Claro, venne completamente riqualificato. Anche il decumano venne dotato di un largo portico colonnato sul quale si affacciava un grande isolato destinato ad attività commerciali.Ferento venne fregiata del titolo di civitas splendissima, come ci ricorda un’iscrizione del II secolo d.C. rinvenuta nelle vicinanze, ma è anche famosa per aver dato i natali allimperatore Marco Salvio Otone, che regnò nel 69 d.C., nonché a Flavia Domitilla, la moglie dell’imperatore Vespasiano e madre di Flavia Domitilla Minore, Tito e Domiziano, entrambi imperatori di Roma.LA SCOPERTA E GLI SCAVILa scoperta di Ferento è legata al nome di Luigi Rossi Danielli, archeologo viterbese che insieme alla “Società Archeologica Pro-Ferento”.Tra il 1925 e il 1928 la Soprintendenza alle antichità di Roma completa la messa in luce del teatro e lo scavo restituisce tra le altre cose un prestigioso arredo statuario composto da nove Muse della mitologia classica (Melpomene, Talia, Erato, Euterpe, Clio, Tersicore, Urania, Calliope, Polimnia) che ornavano le nicchie dell’ordine inferiore del proscenio e una copia del Pothos del celebre scultore Skopas, collocato nella cavea del teatro (oggi a Viterbo al Museo Nazionale della Rocca Albornoz).LE NECROPOLINumerose sono le necropoli che circondano Ferento, si conoscono la necropoli di:- Procoietto: III-II secolo a.C., principalmente tombe a camera;- Talone: IV-II secolo a.C.;- Poggio della Lupa: famosa soprattutto per la Tomba dei Salvi, la famiglia che dette i natali allimperatore Marco Salvio Otone, sepolcro risalente al II-I secolo a.C. Interessante è la presenza a circa 200 metri da questa tomba della cosiddetta “Miniera di Ferento, la galleria si sviluppa per almeno 50 metri sotto la rupe della collina, finalizzata alla ricerca di minerale ferroso, in genere limonite.- Poggio della Lestra.ATTUALMENTE SI PUÒ VISITARE- il decumanus maxìmus (E/O), l’asse principale dell’abitato che lo tagliava in direzione est-ovest;- un pregevole impianto termale con pavimenti a mosaico ben conservati;- il teatro formato dalla cavea, destinata gli spettatori, dalla scena ove si svolgevano le rappresentazioni, dal fossato e da ben 27 arcate che circondano e decorano la parte posteriore alcune originarie dell’epoca altre rialzate e/o completamente o solo in parte ricostruite- verso l’estremità orientale di Piancara si trova l’anfiteatro ancora non scavato e visibile solo in parte.fonte testoL.Proietti, M. Sanna, Tra Caere e Volsinii, Viterbo 2003
Eugenio Schierenbeck

Il volontario che ha aperto il sito è competente e gentile, ma devo ammettere che la mancanza di una guida in loco sarebbe davvero importante per un posto come questo.
Riggins

Ferento si trova sulla strada Teverina. È famosa per i suoi spettacoli culturali teatrali e musicali. Il sito archeologico romano è uno dei più importanti della zona per i suoi mosaici e le statue di marmo che sono conservati al Museo Civico di Viterbo.
Craddock

C'è una rassegna teatrale durante l'estate. Il paesaggio rurale e integrale circostante esalta il fascino e l'armonia dell'architettura ed è suggestivo per chi ama l'archeologia romana. Nel corso del tempo, il teatro si è conservato molto bene.
Murrah

È possibile visitare grazie all'allassociazione Archeotuscia che Labitato è ancora sepolto. Si possono vedere i resti delle terme. Il sito ha una massima espressione nel teatro romano.
Ivett

La signora che ci ha accolto e ha permesso a me e a mia figlia di visitarlo è stata molto gentile. Sono tornata a Ferento dopo molto tempo e sono rimasta sorpresa di trovare il sito in ordine grazie ai volontari che lo mantengono.
Dana Ballosh

Il sito è pieno di fascino. Gli spettacoli sono piacevoli grazie al grande parcheggio e al fresco destate. Ho visto spettacoli in questo teatro da quando ero bambino.
Lilybel Rivadeneira

Mi ricordo quando Ferento era ancora coperta di vegetazione e accessibile solo in auto, è stato un ottimo lavoro fatto dalle persone che hanno lavorato duramente per renderla migliore.
Valer

Il teatro serale estivo si trova a dincanto. Il teatro romano è quasi intatto e si trova nella tuscia a pochi chilometri dal sito archeologico. Chissà cosa troverete scavando.

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