Paolo Orsi effettuò delle esplorazioni per capire meglio la natura dell'opera e si rese conto che non si trattava di un monumento per celebrare una vittoria, ma di una tomba. Alla fine della spedizione ateniese in Sicilia, comandata da Demostene e Nicia, proprio in quella zona, ebbero una cocente sconfitta. C'era un ipogeo funerario quadrangolare stuccato di rosso e bianco con due guerrieri, uno dei quali reggeva un bronzo di Gerone II. Dopo la sconfitta di Ippocrate di Gela contro Siracusa nel V secolo a.C., il monumento potrebbe essere stato costruito. Non è certa la sua provenienza. La datazione dal V secolo a.C. al III secolo a.C. sarebbe stata spostata.

Il recupero fu fatto da Ferdinando di Borbone. Penso che sia opportuno cambiare l'approccio quando si parla dei Borboni in modo negativo. Non solo per questo caso. C'è una grande colonna di un antico tempio.

Luoghi fantastici sono lasciati in abbandono. È una vergogna che i reperti archeologici siano lasciati al macero senza alcuna cura e noi vogliamo che i turisti tornino.

Il sito naturale è grande, ma i sentieri sono assenti. Peccato. Non ci sono più sentieri in alcuni tratti.