Quel poco che è rimasto sta per essere lentamente distrutto perché è tutto aperto e abbandonato a se stesso. Quando era bello circa 30 anni fa, si poteva bere l'acqua che sgorgava, c'erano giostre, campo da tennis e bocce, e c'era un minimo di controllo perché c'era sempre movimento e un cancello che poteva essere chiuso. È stato sistemato un po', ma si sta degradando di nuovo. È possibile entrare in qualsiasi momento, ma non c'è controllo.

Penso che la rivalutazione del parco sia dovuta alla cittadinanza. Il parco è vicino al Santuario di Pompei e merita più attenzione da parte del gestore. Le evensse sono pericolose perché le panchine sono state spostate. Le altalene, lo scivolo, l'altalena sono pericolosi.

Oggi non è un buon momento per metterci piede. Se si poteva fare una passeggiata, si poteva giocare a bocce, a tennis. C'era una fonte di acqua di ferro. Oggi è quasi in rovina. La comunità pompeiana aveva delle terme per trattamenti, fanghi e massaggi nella villa di proprietà della famiglia De Fusco.