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Museo Casa Galimberti

Address: Piazza Tancredi Galimberti, 6, 12100 Cuneo CN
Telefono: 0171 444801
Recensioni: 2
Valutazione complessiva: Bene
Premiato
1
Bene
1
Media
0
Male
0
Terribile
0
Lunedi Chiuso
martedì Chiuso
mercoledì 15:30–18:30
giovedi 15:30–18:30
Venerdì Chiuso
Sabato Chiuso
Domenica Chiuso

Recensioni (2)


Ninon

Mi trovavo a Cuneo per visitare il museo civico e la mostra sulla pop art italiana e per puro caso transitando sotto i portici della enorme Piazza Galimberti ho visto il cartello appeso che segnalava questa casa-museo.lora per combinazione coincideva con quella della visita guidata e così, guidata dallignoranza più assoluta su ciò che stavo per vedere ma come sempre molto curiosa di tutto quello che è museo son salita al secondo piano dove si trova lappartamento.le scale sono un po anguste e necessiterebbero di manutenzione. magari una bella riverniciata. lascensore è assai vecchiotto. del resto è un palazzo dell800.con 5 minuti di anticipo un ragazzo molto gentile ha aperto la porta e ho potuto così fare la visita che avviene solo in modo guidato e dura più o meno 40 minuti.si visitano 7 o 8 ambienti.si inizia nel corridoio di accesso allo studio del babbo di Duccio Galimberti, dove viene raccontata la storia di questa famiglia che inizia con il nonno Bartolomeo, tipografo e ideatore di un giornale politico-economico i cui fascicoli sono stati raccolti, rilegati e conservati in questo spazio. lappartamento è stato pensato per il figlio Tancredi, che potesse qui sia abitare che esercitare la professione di avvocato. Tancredi ebbe due figli, uno ingegnere e laltro, detto Duccio, avvocato come lui e fondatore della prima brigata partigiana piemontese nel 43. lodevole iniziativa considerando che il padre fu fascista per tutta la vita fino alla morte avvenuta nel 39, dopo esser stato tra le altre cose anche ministro.Duccio assume un ruolo direttivo e viene arrestato a fine 44. viene ucciso prima del processo.il fratello, sopravvissuto alla guerra, ha donato la proprietà al comune di Cuneo con lintento che casa e enorme biblioteca restassero aperti al pubblico e i testi fruibili. parte della biblioteca si trova nellingresso. sono i testi giuridici.la prima stanza è lo studio del padre Tancredi, con la sua macchina da scrivere Olivetti bellissima, il suo cappello a bombetta, il bastone con testa di Garibaldi sul pomello e gli attestati partigiani dei 2 figli alle pareti.si entra quindi nellappartamento della famiglia, molto sobrio, con i soffitti dipinti a colori vividi, tutti restaurati e rivitalizzati ad eccezione di quello della cucina che è stato mantenuto così come fu trovato. anche i pavimenti in legno sono quasi tutti originali. lallestimento è stato risistemato così comera negli anni 20.nei due salotti si possono vedere molti quadri e alcune sculture degli artisti famosi del tempo: Delleani, Olivero, Sacheri, Troubetzkoy, Bistolfi...tra le curiosità si può notare un piatto etrusco.nella cucina sono riuniti i ritratti - fotografie e dipinti - di nonni, genitori e i due bambini. i ritratti di Tancredi e della moglie Alice sono stati realizzati dal Grosso di cui in questo periodo e fino a gennaio si può vedere una mostra su più sedi a Torino - pinacoteca albertina e museo accorsi - e nel suo paese natale Cambiano.una vetrina ospita diverse medaglie e onorificenze di Tancredi.tenerissimo il seggiolone in legno dei bimbi.la visita prosegue nella stanza dove sono collocati la vasca da bagno della madre Alice, alcuni ritratti dei bambini e testi scritti da lei, che oltre che professoressa era anche scrittrice e studiosa.attraverso un vetro è visibile la stanza dei bambini dove attualmente è collocata la gran parte della biblioteca, aperta dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 12 e il mercoledì anche dalle 14.30 alle 17 oppure su prenotazione telefonica.una rampa conduce agli ultimi due ambienti di cui uno ospitava la camera di Tancredi e Alice, oggi vuota. qui si effettuano eventi, laboratori, ecc.davvero una scoperta piacevole e una storia che merita di essere conosciuta!le visite si svolgono sabato, domenica e festivi alle 15.30 e alle 17 e sono gratuite!consigliatissima!! meriterebbe molta più visibilità. ho consigliato di insistere con chi è responsabile affinchè questa struttura entri nel circuito dellAbbonamento Musei di modo da avere un po di pubblicità.
Nash Patraw

La bellezza degli ambienti e la cura con cui è aperto al pubblico ne fanno una tappa perfetta per conoscere la discrezione di Cuneo.

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