Castello De Mari, oggi Palazzo di Città:- I De Mari, Signori di Acquaviva sino al 1806 (leggi di eversione della feudalità), erano di origine borghese, banchieri di Genova (nobiltà di toga), acquistarono per 216 ducati dai Reali di Spagna (Carlo II) il feudo acquavivese (22 novembre 1664) e il titolo di Principe (18 dicembre 1665).Il castello, posizionato di fronte alla Cattedrale, sorge su unantica fortezza normanna, di cui è emerso di recente, durante i lavori di restauro della Piazza dei Martiri del 1799, il basamento di una torre.In un atto notarile del 1136 risulterebbe che nel XII Acquaviva costituisse una contea normanna. Mentre Nel XXIII era un centro popoloso, uno dei feudi più importanti della Terra d Bari e un Comune ricchissimo di terre demaniali. ... per un largo perimetro, dagli agri di Altamura, Matera, Laterza, Castellana, Conversano, Bitonto... si estendeva in Terra dOtranto fino a Martina Franca e Grottaglie. (Fonte, Antonio Lucarelli).Il rapporto dei De Mari con la popolazione non fu facile, essi intrapresero una politica di sfruttamento del territorio (politica delle recinzioni) e distrussero la struttura agraria medievale basata sui benefici (usi civici) trasformando molta parte delle terre comuni in aree private, con limposizione di pedaggi e gabelle.La risposta fu la presa di posizione delle intelligenze locali a favore delle idee illuministe. Nella Rivoluzione Partenopea del 1799, la città si schierò con i Giacobini.