L'ANNO KENNEDYCosa posso dire? BASSO! Questa mostra non era quello che mi aspettavo, ma è stata la peggiore che abbia mai visto. Si trova in un seminterrato di un vecchio condominio degli anni '70. Gli spazi espositivi sono terribili. Anche lo schermo che divide il senso di marcia è storto. Alcune didascalie non sono corrette e sembrano essere dei copia/incolla di traduzioni improvvisate. Ci sono foto appese su entrambi i lati del corridoio, rendendo difficile vedere le immagini e rendendo difficile l'avanzamento degli avventori. La scarsa illuminazione e i riflettori mal posizionati creano fastidiosi riflessi sui pannelli delle foto (di cui discuterò la qualità). Sarebbe stato meglio non farlo!

Il Palazzo non è il centro della mia recensione. Il tutto era eccentrico ma disorganizzato e banalizzato per me. Non sarebbe stato possibile prendere cartoline o segnalibri come souvenir perché erano finiti e non più mostrati. Le sculture erano belle, con mille significati, ma l'esperienza non era contemplata come un accompagnamento all'opera che non fosse una favola o un verso di un animale. La sala 3D non veniva utilizzata. Doveva essere un'esperienza.

TabaCCO...hoo...venga..venghi...se..sei..un..MAGNATE..e..vuoi..INVESTIRE..QUALCHE..MILIARDO..di..DOLLARI..be..pot Anche..se..non.ti..senti..NARCISO.puoi..venire..luogo..legato..ad..EVENTI..CULTURALI..comodo..pratico.accessibile...

Il palazzo non è apprezzato molto perché è occupato dalla mostra, tuttavia, la mostra è molto bella ben costruita e avrebbe dovuto essere curata un po' meglio. Un bel palazzo è una mostra. La mostra sul Kennedy era oltre il palazzo.

È necessario passare da un quadro all'altro nella disposizione della mostra perché gli spazi sono troppo piccoli. C'è una mostra interessante sugli aspetti privati e dietro le quinte della famiglia Kennedy. Chi si ferma a leggere non supera nessun altro. La disposizione della mostra fotografica è scarsa. La progressione della mostra non è buona. La didascalia è stata tradotta male e ha evidenti problemi di layout.

Ma l'arte non dovrebbe essere accessibile a tutti o sono le belle parole a rendere felici le persone? È pieno di effetti, dal 3d alle installazioni virtuali che devono riempire il vuoto della mostra. Se vuoi chiedere un prestito, vai prima in banca. Vuoi portarti a casa un souvenir? I disegni e le sculture sono un po' deludenti.

Era tutto troppo stretto e angusto. Il posto non è molto tranquillo. La mostra aveva bisogno di molto più contenitore. La mostra The Kennedy Years è piena di foto che sono belle ed emozionanti, ma la location non rende giustizia alle foto dell'abito da sposa della leggenda.

Il corridoio dove si può scrivere sui muri merita una visita se avete tempo. The Wall è una mostra molto interessante e particolare che tratta il tema dei muri in tutti gli aspetti.

Anche nel caso di un breve soggiorno, questo è uno dei luoghi più interessanti da visitare in città. Il posto ha interesse storico e culturale. Dovrebbe essere nella lista dei luoghi da visitare.

Ci sono molte curiosità. C'è un parallelismo ben orchestrato tra la società e la musica. La mostra Noi, non erano solo canzonette, la storia é musica é ben organizzata.

Non erano solo canzoni, ma un'interessante mostra sugli usi e costumi tra gli anni '60 e '80 attraverso le canzoni, così come alcuni oggetti ed eventi che hanno segnato il periodo.

Non posso identificare le caratteristiche della città attraverso l'interazione dei visitatori. Non raccomando la mostra ai residenti o ai turisti.

Puoi andare al cinema. L'audioguida è difficile da ascoltare. Si può definire una mostra di grafica, non più di 40, con alcune sculture. Le installazioni sono mediocri e banali.

Una persona su una sedia a rotelle non potrebbe entrare. L'arte è per tutti. Se l'obiettivo è quello di ospitare mostre, dovrebbero migliorare i servizi.

I grandi spazi non sono tra le caratteristiche più importanti dell'edificio, ma la mostra interattiva di Dalì è nuova per me e ben organizzata.

Nella mostra ci sono documenti, oggetti e canzoni che mostrano la nostra storia dagli anni 50 alla morte di A.Moro.