Conserva preziosi reperti che raccontano la storia del Sannio, dalle tribù sannitiche (gioielli, armi e utensili) all'età greco-romana (busti, statue, capitelli e bellissimi vasi) fino alla dominazione longobarda. All'ingresso del museo una simpatica ragazza ci ha proposto di partecipare a una sorta di social game: il visitatore deve indicare un brano musicale che ha ispirato una particolare opera proposta dal museo, che verrà poi inserito in una playlist di Spotify dedicata alle scelte del pubblico. Il museo più importante di Benevento è questo.

Dal neolitico all'età moderna, le testimonianze archeologiche e artistiche del territorio beneventano. Sorprendono la ricchezza e la continuità di una città sempre al centro della storia, le testimonianze dei commerci con il mondo greco in età osca e sannitica, la fioritura in epoca romana, il buio completo del crepuscolo dell'impero e il lento rifiorire. La parte multimediale vale ogni secondo della visita.

L'arte che stuzzica e delizia i nostri sensi si chiama visione di belle produzioni pittoriche e ascolto di melodie armoniose. E' stata resa, di volta in volta, diversa e intrigante attraverso nuove modalità, come quella che ci ha coinvolto stasera: bella musica con un eccellente duo di chitarre. È stato condotto con professionalità e competenza. Davvero felice per voi. È sempre emozionante. Gli incontri sono sempre interessanti.

Utensili, vasellame, armi dell'età del bronzo, corredi tombali del periodo sannita, e statue romane, lapidi e tombe del periodo paleocristiano sono alcuni degli oggetti esposti nel museo. Ogni ambiente permette un tuffo nel passato.

Il chiostro della Chiesa di S.Sofia è un raro esempio di arte medievale in cui i capitelli, le colonne e i pulvini ricordano l'opposizione del bene e del male, il succedersi delle stagioni e i vari periodi storici.

Il museo più importante di Benevento è un luogo della sua storia e della sua identità. Questo museo ha una collezione eterogenea e ampia, dai materiali archeologici, alla pittura, all'arte contemporanea e altro ancora.

Ci sono alcuni problemi di illuminazione. C'è un difetto nel confronto delle opere. Fermata consigliata! Il Museo del Sannio ha un buon tour in ordine cronologico. Il chiostro è buono per il resto.

Una delle più grandi collezioni di manufatti egizi in Italia si trova in questo museo. Una visita a Benevento non può essere persa. Il museo si trova accanto alla chiesa.

Sono rimasto sorpreso dalla sua bellezza anche se pensavo che potesse essere migliorata di più. Se passate per Benevento, è un buon posto da visitare. C'è un biglietto unico per 3 siti.

La storia di una regione di enorme interesse nell'antichità, dal neolitico, all'età romana, a tutto il medioevo, e la sua trasformazione fino ai giorni nostri è raccontata da monumenti, oggetti d'arte e reperti.

Il più importante Museo della città, raccoglie reperti di epoca Sannita, Romana e Longobarda.Al suo interno anche una pinacoteca con opere che vanno dal medioevo ai nostri giorni.Degno di nota il Chiostro, già parte della Chiesa di Santa Sofia.

La mia esperienza di visita è stata ulteriormente migliorata dalla preparazione delle guide turistiche. Nel museo si trovano numerosi e preziosi artefatti archeologici di varie epoche.

C'è un chiostro da vedere. C'è una situazione di Covid con tutti gli accessori. Bello e interessante! Raccomandato! Alcune zone erano chiuse al pubblico.

È un eccellente museo, ma non molto conosciuto. Penso che sia una buona idea visitarlo. Ci sono molti manufatti interessanti di diversi periodi della città di Benevento.

C'è un bel chiostro della chiesa di Santa Sofia a Benevento e il museo del Sannio ha molti reperti del periodo longobardo.

Non ho mai visto un museo come quello del Sannio. Non è il secondo posto dove si conservano opere egizie, secondo gli specialisti.

Benevento fu fatta capitale del ducato meridionale dai Longobardi a causa della loro fede nell'esistenza delle Streghe. Adoro le streghe, dolci creature femminili chiamate strix dai maschi stupidi. Riassumo la storia delle streghe di Benevento. Questo lo dico per esperienza. In quel lontano secolo VII, nostalgicamente fedeli alle tradizioni nazionali, nella nuova terra felice che le aveva accolte e che poi doveva assorbirle con la loro conversione al cattolicesimo, esse praticavano il culto del padre della civiltà romana.