PAOLO MIRMINA fu un sindacalista socialista e fu attivo nella lotta per la difesa delle terre siciliane. Fu assassinato dalla mafia il 3 ottobre 1920. La risposta fu una pistola che andò dritta al cuore. Il proletariato netino nel XXVI della sua scomparsa lancia il severo monito che non invano cadde tutte le gloriose avanguardie dell'avvenire sociale. Mai, nell'opposizione politica, eliminare il rivale ad ogni costo e con mezzi più o meno leciti. Vergogna e condanna furono allora per la pistolettata che uccise Paolo Mirmina. Ha soffocato la sua libertà di pensiero e di azione. Ora la vergogna e la condanna sono dovute a chi cerca di sconfiggere il rivale politico con metodi vili e di basso livello. Oggi ricordiamo con grande onore un concittadino, un contadino operaio e veterano della Grande Guerra. Figlio di Corradina Rizza e residente nello storico quartiere di Agliastrello, fu assassinato nel 1920 durante una campagna politica contro lo sfruttamento e le misere condizioni di vita dei lavoratori. Ringrazio Roberto Alosi, segretario della CGIL di Siracusa, e Santo Boscarino, storico esponente della Camera del Lavoro di Noto. Ringrazio anche il Segretario Generale CGIL Sicilia Alfio Mannino, il FLAI CGIL Sicilia Tonino Russo, e il Segretario Generale CGIL Sicilia.