C'è una scala chiusa all'interno. La storicità del luogo gioca un ruolo nel fatto che la piazza sia bella o meno. È una piccola piazza con due entrate.

Furono messi in casse e gettati nelle buche, una delle quali era vuota. Il 3 luglio 1944 fu fucilato insieme ad altri sei ragazzi a causa di una rappresaglia tedesca per il tenente Fuhr, Wehrmacht. La condanna a morte non fu loro notificata. Inizialmente furono arrestati. Sono sicuro che la Piazzetta tornerà a vivere come luogo d'incontro per i bassanesi, e ho saputo che l'associazione Pro Bassano ha già fatto dei passi in questa direzione. I bassanesi si riunivano in questa piazza. Ci sono 8 buche nel cimitero. Non hanno avuto alcuna responsabilità per la morte dell'ufficiale. Ci sono 3 testimoni. I tedeschi schierati davanti al poligono di tiro gli hanno fatto capire il loro destino. Furono messi su un camion e pensarono che sarebbero stati portati in una prigione. Fu riabilitato dopo la seconda guerra mondiale per mantenere vivo il ricordo della lotta dei partigiani contro i fascisti, e in particolare fu dedicato al socialista bassanese ALFEO GUADAGNIN. Interrogato formalmente. Si può arrivare a questa piazza da una delle due sedi. Smalterie Venete, la più importante fabbrica di Bassano, era un punto di riferimento per chi non voleva piegarsi al regime. Dimpeto si lanciò in quella direzione dopo aver notato che la recinzione sulla destra era rotta. Scappò in modo rocambolesco, cogliendo i tedeschi completamente di sorpresa. Erano rinchiusi nei sotterranei della scuola a causa del funerale. Ho saputo che la Pro Bassano si è attivata in questo senso, perché tornino a vivere, nel ricordo di molte persone, anche di quelle che furono uccise così barbaramente. Ha perso importanza per molto tempo. Nel poligono di tiro sono stati innalzati 3 pali.