C'è una biblioteca all'ultimo piano. Ci sono molte collezioni ai piani superiori, dall'archeologia egizia all'arte rinascimentale, ma la visita è faticosa e dispersiva. C'è una buona collezione di manufatti etruschi trovati nella necropoli al secondo piano.

Non avrei mai pensato che un villaggio potesse ospitare un museo di tale fattura. È davvero bello complimentarsi con i gestori del complesso. Visitare le stanze e i corridoi pieni di manufatti e opere d'arte etrusche è stata un'esperienza unica.

È possibile ottenere uno sconto sulla fortezza in cima alla collina se si acquista un biglietto al museo alle 10 del mattino.

È un luogo che non può mancare durante una visita a Cortona. La collezione sarà presto trasferita. Il museo ha arte etrusca ed ellenico-romana al piano superiore così come una collezione egizia e opere di Severini che è nato a Cortona.

Il museo etrusco della bella città di Cortona Arezzo è ospitato nel limponente palazzo Casali, che ha uno splendido cortile pieno di stemmi e due rampe che portano al palazzo.

Si può vedere l'arte sacra lungo le sale. Il museo più importante della città si trova nel Palazzo Casali e contiene manufatti etruschi provenienti dall'area archeologica del Sodo, oltre a reperti di epoca egizia e romana.

Non posso dare indicazioni sulle collezioni perché il personale della biglietteria non può proporre al pubblico prezzi e formule combinati. I percorsi di visita non sono segnati e bisogna camminare all'indietro per tutti i piani se si vuole uscire. Il peggior museo che abbia mai visitato. Consiglio di spendere altrove il prezzo esagerato del biglietto di 10. Completamente disorganizzato e senza alcuna indicazione delle opere esposte. Il valore artistico della collezione è quello che fa la stella. Il checkroom chiuso a causa di Covid e nessuna raccolta di nomi e telefoni per il monitoraggio.

Una collezione museale antica, tra cui spicca il famoso lampadario, è ricchissima ma stanca e polverosa e incapace di suscitare nel visitatore proficue emozioni. Nel visitare l'unica e incomparabile bellezza italiana, gli italiani consapevoli, giovani o vecchi, sono messi di fronte a ciò che potrebbe essere e invece non è quasi mai. Il MAEC non sembra avere un passato ma un presente funzionale e un futuro fertile. Gli schiamazzi, che come le greggi sono spesso accompagnati da pastori annoiati, non sembrano promettere nulla di buono.

Dopo una lunga permanenza nel museo, ho trovato una bella organizzazione ed esposizione. Le meraviglie etrusche, così come la collezione di dipinti, erano eccellenti, con autori importanti come Cigoli, che adoro. Il pezzo più famoso sarà il lampadario, che è pubblicizzato su tutti i volantini, ma garantisco che ci sono molti altri pezzi di valore. Consiglio a tutti di leggere la storia del museo perché è molto interessante.

Spiccano gli arredi delle tombe dei circoli del Sodo. Il lampadario etrusco, la sezione egizia, la biblioteca storica e le opere di Gino Severini si trovano nel MAEC, istituito nel 2005. Per capire le realtà del Parco Archeologico, il MAEC è il punto di sintesi.

Museo di medie dimensioni, c.ca 2000mq, disposto su più livelli, dove a seconda dellepoca si possono ammirare preziosi capolavori.Molto interessanti le rappresentazioni topografiche nel corso degli anni.Si potrebbero migliorare le indicazioni per lentrata, e lungo il percorso da visitare, dei cartelli in piu farebbero comodo.Nel complesso tenuto bene e ricco di storia, ne vale la pena visitarlo!

La Tabula Cortonensis, del III o II secolo a.C., un testo che riporta un atto di vendita di terreni, è una delle opere più famose. Il museo è molto interessante. C'è un centro storico nella zona. Un luogo da visitare per l'ambientazione e l'interesse. È stato ristrutturato e riorganizzato.

Le mummie egiziane, i manufatti trovati nelle tombe, l'oro, le ceramiche, i dipinti di Luca Signorelli, tutto contribuisce a rendere il museo speciale. Il lampadario etrusco è uno dei gioielli della corona. Da buon cittadino, dico che è uno dei musei più belli. Nel museo ci sono molti artefatti di tutti i periodi della nostra storia.