I lavori furono diretti da Barigioni. Il nuovo acquedotto fu completato da Imperiali, prefetto del Buon Governo. La fontana monumentale posta in piazza Trento e Trieste, davanti al Palazzo Comunale, è composta da una vasca circolare in marmo, attorno al cui bordo si trovano quattro alzate, sempre in marmo, con maschere barbute poste ai due lati. Sul lato sud dello stemma c'è Imperiali, mentre sul lato est c'è il Card. C'è uno stemma sul lato nord verso il Palazzo Comunale e sul lato sud verso il Corso Vittorio Emanuele. La fontana della piazza, oltre alla sua funzione decorativa e monumentale, ha sempre avuto un ruolo nella vita dei cittadini, che si sono sempre approvvigionati di acqua. L'opera dell'architetto F. Barigioni, che ne diresse anche i lavori, fu realizzata tra il 1723 e il 1725 dopo la distruzione di G.Vitelleschi. La base della colonna centrale è sormontata da una croce con quattro aquile che si fronteggiano. L'acqua portata in città da questo condotto alimentò la fontana fino al 1870. La tradizione dice che proveniva da Palestrina, dove fu portata nel 1435 dal Card. Un sottile getto d'acqua esce dalle volute inferiori delle mensole e cade in quattro conchiglie sottostanti.