È stata progettata dall'architetto Pagliarulo, che ha realizzato opere in diverse parti della Puglia e dell'Italia. La chiesa è romanico-gotica. C'è un monolite di probabile origine dei Basiliani che scamparono alle lotte iconoclaste.

Il santuario è legato al culto della Madonna del Raccolto ed è motivo di pellegrinaggio che si conclude nell'ultima domenica di maggio con una maestosa festa in suo onore...

Il luogo ha una delicata architettura neogotica che si mescola bene con lo spazio del cuore che va ad immergersi con il ritmo del tempo per sviluppare l'esperienza di una relazione con l'infinito.

Maria è raffigurata come custode della laura sull'affresco. È una tappa obbligata per chi passa per Parabita, o per chi vuole meditare alla presenza di Dio. L'ingresso di una laura basiliana è già presente nel territorio di Parabita, che in greco significa pane. L'edificio e il convento sono governati dai frati domenicani e sono sede di una fervente attività religiosa, culturale e sociale. Fu costruito sulle rovine di precedenti luoghi di culto, tra il 1913 e il 1942, e contiene un affresco bizantino gelosamente custodito all'interno che rappresenta l'immagine miracolosa della Vergine. Lo stile neogotico della basilica santuario della Madonna della Coltura è molto rispettoso e curato.