Le due pale d'altare di Sebastiano Ricci, provenienti dalla Certosa di Vedana, e le sculture lignee di Andrea Brustolon, che sono abbastanza numerose e danno un'ampia panoramica del suo lavoro, sono tra i capolavori. Sono interessanti le opere di oreficeria e gli ex-voto, così come la collezione di arte contemporanea e le icone bizantine. Le opere provenienti dal territorio della diocesi vanno dall'alto Medioevo al XX secolo, con particolare attenzione all'arte del XVIII secolo. Il venerdì, il sabato e la domenica il museo è aperto. L'antico palazzo vescovile di Feltre ha un bel museo di arte sacra.

Museo bellissimo presso lantico vescovado, molto ben ampliato con gli ultimi lavori di restauro.Allinterno raccoglie capolavori unici come le pale della certosa di Vedana , a statue (bellissime le tre statue dellaltare maggiore della chiesa di San Daniele a Lamon ee statue dei 12 apostoli) pianeta e paramenti sacri provenienti da varie chiese del Feltrino.Il pezzo più bello rimane però il Calice del Diacono Orso, della parrocchia di Lamon, che deve essere fiera di possedere tale cimelio, peccato che non possa essere espostoto a Lamon che avrebbe molto più significato.Guide molto brave e competenti , personale disponibile...5 stelle meritate!!Consigliatissimo tale luogo!!

C'è un gioiello nella città di Feltre. La nuova mostra combina le opere esposte con il nuovo aspetto dell'ex palazzo vescovile. Il video introduttivo aiuta a collocare la storia dell'edificio nella più ampia storia della città.

Da visitare. Un piccolo, prezioso scrigno di opere d'arte incastonato nel palazzo che fu sede vescovile, oggi accuratamente restaurato e dal quale si scorge un suggestivo panorama della città di Feltre. Superbe opere del Brustolon e del Ricci sono alcune delle opere eccezionali.

Prezioso recupero di un monumento che documenta una stratificazione storica, arricchito da una collezione d'arte di tutto rispetto articolata nelle sale con criteri moderni e chiari, in particolare i corredi liturgici e le preziose statue lignee diAndrea Brustolon merita una visita non frettolosa.

Siete statiCONGRATULATI! Meraviglia ed emozione di fronte all'equilibrio raggiunto da un eccellente architetto e ottimi artigiani per creare la combinazione ideale di storia, cultura e arte religiosa. Torneremo l'anno prossimo.

Il Museo Diocesano si trova nella bellissima Feltre. Ci sono opere d'arte sacra di grande valore provenienti dal territorio feltrino e non solo, recentemente restaurate in modo splendido. Da non perdere!

Le sale laterali si prestano a molti usi. Noi usiamo la location come sala conferenze. È facile da raggiungere e c'è un sacco di parcheggio.

Nella sala principale si è tenuta la conferenza. Buoni servizi, struttura ben tenuta, atmosfera calda. Questo spazio è stato scoperto al festival A change. È possibile visitare il villaggio di Feltre.

Il contenuto del Brustolon può essere ammirato qui. G.M. La storia e le ricerche per il restauro del palazzo sono molto interessanti.

Per chi non può proprio usufruire dei parcheggi esterni alle mura storiche della città, facendo una piacevole passeggiata per le vie del centro, è possibile utilizzare un modesto parcheggio antistante l’entrata del museo.Posizionato sulla sommità del colle nel centro storico di Feltre, l’antico edificio eretto per la prima volta nel XIII secolo ha subito nel tempo varie modifiche e rifacimenti legati sia ad esigenze logistiche che ad eventi distruttivi.Ha ospitato a lungo la sede Vescovile della diocesi di Feltre (ora collocata a Belluno a seguito dell’unificazione con la stessa) e recentemente, dopo un periodo di abbandono, è stato oggetto di un importante opera di ristrutturazione che ha reso disponibili 27 stanze dedicate alle esposizioni del Museo Diocesano.È possibile, prima di iniziare la visita, vedere un filmato che illustra tutto il percorso storico dell’edificio con interessanti ricostruzioni 3D ed animazioni, vi permetterà di girare per la struttura apprezzandone anche gli ambienti oltre che le opere esposte.È consigliato iniziare il percorso dalle cantine dove sono esposti reperti più antichi e lapidei.Le opere sono raggruppate per tematiche: periodo storico, autore, collezione, argomento e provenienza, essendo state per la maggior parte prelevate da edifici di culto o religiosi del territorio, questa scelta non va vista come mancanza di sensibilità verso i luoghi di origine delle opere ma un tentativo di preservarle da situazioni di potenziale degrado al quale, spesso per mancanza di risorse, le stesse rischiavano di andare incontro.Fra i principali artisti è possibile vedere opere di Sebastiano Ricci, Jacopo Tintoretto, Andrea Brustolon.

Una meraviglia! Merita una visita non solo per la sua storia e le opere esposte, ma anche per il recente restauro e l'allestimento, che io applaudo!