Vogliamo ringraziare tutto il meraviglioso staff che si è preso cura del nostro piccolo Federico in questi giorni, dimostrando grande professionalità ma soprattutto grande umanità, passione e pazienza per questo lavoro così impegnativo per il semplice fatto di avere a che fare ogni giorno con pazienti così piccoli e a volte così diffidenti nei confronti dei medici. Grazie ancora. Un abbraccio simbolico a tutti voi da Federico e dalla sua famiglia. Tutta la squadra che si è presa cura di noi, dagli infermieri, ai medici, ai paramedici, all'ambulanza, all'autista, ecc. hanno fatto un ottimo lavoro.

Affronti ogni giorno e ogni notte con coraggio, ma non sai quali ore ti aspettano. Grazie. Amano il loro lavoro e hanno una grande anima. Siamo andati al PS per un consulto dopo una brutta caduta. Un'ambulanza ci ha portato qui da Legnago. La spiacevole sorpresa si è risolta nel migliore dei modi. Grazie per la gentilezza che tutto il personale ha avuto con il nostro bambino, così come la grande pazienza che hanno avuto con noi genitori. Voglio ringraziarvi dal profondo del cuore. Un'agitazione per noi. Nonostante la fatica, sempre attenti... Grazie di tutto... Posso solo dire grazie. Con amore, vi prendete cura di ciò che è più prezioso per noi.

Capisco il ritardo, ma mi sembra eccessivo. Inoltre, non si può andare con i propri mariti, ma quel giorno c'erano 4 uomini, e ho chiesto perché era le donne, essendo stranieri, non parlavano bene l'italiano, ma vorrei sottolineare che non tutti i giorni. La sala d'attesa era piena quando si andava per appuntamento. Mi hanno fatto entrare alle 12:20 per il controllo dell'eco.

Venerdì 19gennaio 2018mi sono recata al pronto soccorso pediatrico per una appendicite acuta del mio bambino.ho trovato personale accogliente,disponibile e professionale devo dare 10e lode per tutto il trattamento.struttura all avanguardia ma non funzionale,ai piani non esistono distributori di bevande.quindi non potendo lasciare il bambino da solo sono rimasta senza cibo e caffè dopo una notte in bianco .finalmente riesco a sganciarmi ma devo andare fino al polo confortini per un caffè.devo dire camere belle televisione per ogni letto,pareti dipinte da pesci tropicali ,sala giochi, ma questi genitori vogliamo confortarli?!

Due medici che ho visitato oggi sembravano farlo per i loro uffici e non dare informazioni al cliente. Non sono contento del servizio. I medici mi hanno dato la prescrizione sbagliata. Un medico molto scortese era tra loro. Ho dovuto pagare l'esame che dovrebbe essere usato per le donne incinte.

Qui qualcosa non funziona, ho visto le vere emergenze quando ero lì. Ho detto che ho sempre apprezzato questo ospedale e che ieri sera sono andata al pronto soccorso perché mia sorella aveva perso un bambino e stava aspettando che il FETO venisse a trovarla.

Ho aspettato 40 minuti senza altri utenti in attesa, e abbiamo aspettato altre 2 ore dopo aver ricevuto la Tachipirina perché altri bambini arrivavano prima di noi.

Ci sono vantaggi e svantaggi nell'avere guardie vecchie e nuove nello stesso dipartimento. È difficile trovare parcheggio. L'ospedale è il più storico di Verona. Il nuovo reparto neonatale è grande ma disorganizzato.

Non ho dato 5 stelle perché l'ospedale è un labirinto e le indicazioni sono scarse, è più facile trovare il bar che l'uscita. Alcuni reparti sono chiusi perché non hanno abbastanza personale.

Harris aveva una poiana per cacciare i piccioni. Ci sarebbero stati miglioramenti alla viabilità e al parcheggio.

Passano! La visita dei medici o delle infermiere che aiutano a lavare quelli che non possono alzarsi dal letto non è la ragione di questo. Gli unici piccoli difetti da migliorare sono: gli addetti alle pulizie dovrebbero imparare a bussare quando devono pulire il bagno, invece di aprire come se non ci fosse nessuno dentro. Le tende delle grandi finestre sono all'esterno, quindi ogni volta che devono pulire le finestre le alzano e per un giorno si rimane in un mondo di visione per chi passa nella strada sottostante o per chi vive nei tanti palazzi di fronte. Il professor Uccella è il migliore. Se ti dicono una cosa, è quella, non come in altri ospedali dove ti dicono cose tipo "tra poco arriviamo a fare questo" e così via. Durante la stagione dei covidi, quando non ci sono quasi visitatori in ospedale, il tempo davvero non passa se sei bloccato a letto. Qui, quando ti dicono una cosa, è tutto. La struttura è ben organizzata. Un grande padiglione di vetro è dedicato alle donne e ai bambini. Medici molto bravi, primari unici per bravura e umanità. Il professor Uccella è il migliore. Gli infermieri sono stati disponibili e gentili. Non ha senso la mancanza di privacy.

Ricovero immediato per 5 giorni per una diagnosi di broncopolmonite. I medici hanno messo un cellulare in mano a mio figlio perché potesse guardare i cartoni animati ed essere esaminato meglio. Ho dovuto dare la tachipirina. Sono stati dimessi in ottime condizioni generali. Mercoledì mattina, il bambino ha iniziato con forti tremori, problemi di respirazione e una temperatura elevata, e con l'aiuto del nostro medico, abbiamo cambiato l'ospedale per ottenere un campione di sangue per il bambino. Il bambino è stato portato in codice verde e abbiamo dovuto pagare un ticket di 3,55. Dopo 3 ore di attesa al pronto soccorso, ho somministrato la tachipirina e i medici di turno lo hanno visitato di nuovo con l'aiuto del cellulare e la diagnosi è stata buone condizioni generali. La bronchite acuta è stata diagnosticata dal pediatra lunedì. Mio figlio di 2 anni e mezzo è stato visitato al pronto soccorso alle 3.30 del venerdì dopo 3 ore di pianto e di pianto inconsolabile. Darei meno di una stella. Martedì mattina, dopo 5 giorni che non mangiava e non beveva, il bambino ha cominciato a sentirsi male.

Me ne sono andato. Sono cari infermieri e medici. Un impiegato mi ha detto che il medico che lo ha sostituito non avrebbe visto pazienti che non fossero suoi. Sono arrivato all'ufficio del medico alle 9 del mattino e mi è stato detto che il medico non ci sarebbe stato. Siamo riusciti a farci vedere grazie alla rivolta, mia e di altri pazienti. Lei non è un operatore di giostra che può soffiare e sbuffare mentre gli altri si divertono. Grazie per il tuo lavoro. Se non ti piace il contatto con il pubblico e vuoi fare un lavoro di back office, stiamo tutti meglio. Disgustoso! I pazienti preferiscono usare il loro tempo libero dal lavoro per andare in spiaggia, quindi ricordatevi che quelli che vengono in ospedale lo fanno per necessità. Assolutamente no! Hai un camice, ma non hai il diritto di trattarci come spazzatura. Essere un tuo paziente non è una passeggiata, anche se il lavoro è duro per tutti. A mezzogiorno non sappiamo ancora nulla, chiedo gentilmente a un'infermiera di sapere l'ora della visita, ma mi viene sempre detto che non avremmo detto nulla prima delle 14.

Non sapevano dove iniziare l'elettrocardiogramma, così hanno deciso di fare prima il prelievo. Sono riuscito aEseguire l'elettrocardiogramma dopo il prelievo e siamo stati accompagnati nella stanza dopo pochi minuti. Avendo tanto misticismo con le vene ha proposto un prelievo alla giugulare. Disorganizzato! Abbiamo aspettato dalle 12 fino alle 13.45 aspettando di essere chiamati per la dimissione ma c'era solo una segretaria in giro per i corridori o chi mandava maiali e cani.

Capisco il voler sminuire il lavoro, ma ci sono pause caffè e pranzo per parlare d'altro. Il rapporto incompleto è stato notato dal mio ginecologo. Avevo fatto le scansioni più lunghe e inutili. Sono stata accolta da due dottoresse, che hanno parlato dei loro affari per tutto il tempo della mia visita, ma è questo il modo di trattare un paziente? Mi è stato detto di rivederci tra 3 settimane. Ho prenotato un'ecografia per controllare il peso e le dimensioni del mio bambino dopo aver avuto il diabete gestazionale. Mi scusi per l'interruzione. Quando mi hanno dato il referto, continuavano ad ignorarmi e a parlarmi, così ho chiesto loro come stava il bambino e cosa dovevo fare. Non li ho più rivisti perché il mio bambino è nato prima della data prevista. Hanno stampato le foto senza dirmi cosa c'era dentro, parlavano sempre e io non potevo dire niente.