Dopo la scoperta abbastanza fortuita, di statue o frammenti di esse con lapertura di un pozzo da parte dei contadini del contado di Resina, iniziò un vero e propro traffico di statue che prosperò nelle mani del principe austriaco dElbeuf, che aveva una bellissima residenza in località Granatiello Portici, in riva al mare.Il principe fece dono a principi austriaci di bellissime statue, le Danaidi, che ora si trovano nel museo archeologico di Dresda.In quegli anni si accese la successione al vicereame di Napoli, dopo una battaglia a Velletri gli Austriaci che pur tennero il vicerame per più di un ventennio.le potenze si misero daccordo per nominare Re di Napoli il Borbone Parma Carlo.Carlo di Borbone che assunse il nome di Carlo III durante una battuta di pesce nel golfo di Napoli fu colto dalla tempesta ed i navigli si rifugiarono nel piccolo porto del Granatiello, il Re fu accolto dal DElbeuf, il re accompagnato dalla regina Amalia di Sassonia cominciò a frequentare quelle rive stupende, e se ne innammorò a tal puntoi da decidere di costruire una reggia estiva ed un bosco per la caccia.Furono comprati i terreni e la reggia venne appaltata e costruita sulla strada tirrenica che da Napoli portava in Sicilia:La splendida reggia accolse i sovrani, Carlo III fece iniziare scavi a cunicoli regolari sia a Resina che a Pompei, e così furono scoperte le 2 città sepolte dalleruzione del Vesuvio del 79 d.C.I reperti numerosi trovati andariono a coistituire lantiquario Ercolanense, che fu il plico nucleo musivi ancor prima dellistituzione del museo archeologico di Napoli.La visita del museo è splendida sia per lambiente che appartenne ai Borbone e successivamente a Luigi Napoleopone e poi a Gioacchino Murat e Carolina ed ancora ai Borbone, di tutto questo vi è traccia nel museo.E bene prenotare la visita ed indi visitare anche lo splendido orto botanico, che accogli da tutto il mondo specie botaniche rare che lamentò del clima fa rigogliosamente sviluppare.