Anche se sarà brutto da sentire, sono grato che Dio abbia fatto smettere di soffrire mio padre, ma non potrò mai dimenticare l'indifferenza del personale dell'ospedale di Eboli di fronte a persone bisognose di aiuto e le pessime condizioni sanitarie, ma anche in questo caso dovrei ricredermi. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per chiudere queste macellerie.

La stella data a questa recensione è stata messa da me perché meno non sarebbe stato permesso, ma la vera stella è mia nonna che ha lasciato questo mondo di dolore per un mondo di pace. Quando l'anno scorso a mia nonna è stato diagnosticato un cancro in varie parti del suo corpo, ho capito quanto possa essere dura questa malattia. Ci sono cose che non si possono spiegare. Questi, oltre ad essere pazienti, sono prima di tutto persone in cerca di aiuto e positività, di certo non possono e non devono essere trattati come semplici numeri.I pazienti sono esseri umani caratterizzati non solo da un corpo messo a dura prova, ma anche da un'anima, e vederli come In quei pochi giorni, ho trovato un quaderno con una frase molto importante, sorridere, essere positivi aiuta, ma questo non è successo nell'Hospice di Rionero, dove un sorriso è qualcosa concesso solo alla fantasia. Sono cose che solo vivendole si capiscono, e ancora di più nell'Hospice la comprensione, l'umanità e l'umiltà, di fronte a queste particolari disgrazie della vita, non esistono.

Scrivo questa recensione x mio padre e x tutte quelle persone malate di tumore che si affidano a questo ospedale e al primario di oncologia il Dott Aieta e che invece di avere assistenza non diciamo la migliore ma almeno la più dignitosa possibile al contrario ricevono superficialità.. Inadeguatezza e incompetenza.Nel 2013 a mio padre viene diagnosticato un tumore al rene circoscritto ..gli viene asportato a San Giovanni Rotondo dal prof Cisternino che ci assicura che dopo l intervento e una buona terapia avrebbe potuto vivere tranquillamente ..x comodità ci consiglia Rionero che dopo 2 mesi lo ricovera e con diversi esami e accertamenti parlando con il Dott Aieta non ritiene di fare nessuna terapia ...ogni 3 mesi con mio padre andavamo al controllo da Aieta e sempre tutt OK secondo lui..ma dopo 4 anni si presenta una metastasi alla colonna vertebrale che di lì a pochi mesi nonostante la prima e la seconda terapia andate male lo ha reso invalido ..pieno di metastasi tra vertebre ..bacino ..sino all ultimo stadio.Dopo l ultimo ricovero quando il Dott Aieta ci aveva assicurato che a breve ci avrebbe fatto richiamare x continuare la chemio ,non si è fatto sentire nessuno anzi abbiamo.dovuto chiamare x sentirci dire dai suoi collaboratori che non ritenevano più opportuno fargli cure visto che non c era più niente da fare ..Mio padre è morto dopo un mese senza cure opportune e dignitose..nel ospedale di Villa D Agri perché era il più vicino .Una rabbia ho dentro e questo è un messaggio x tutti i malati e i familiari come me poco informati ..forse andava a finire comunque così ma questo dubbio mi resterà x sempre nella mente il perché non è stata fatta una chemio di prevenzione 5 anni fa..forse adesso mio padre sarebbe qui con noi .Un consiglio non affidatevi a questo ospedale dove i pazienti non sono esseri umani ma solo numeri...

Sono al top sia in termini di medici che di gentilezza e sono i numeri uno al mondo.