Desideravo vedere questo museo e la villa, ma non è come viene descritto e fotografato.I terreni intorno sono incolti e vi è molta incuria .Il Museo è carino, piacevole e gratuito.Ma la delusione è il sentiero, il corridoio, la strada inesistente non percorribile per giungere quanto meno dinnanzi alla Villa Guariglia.Sarebbe stato bellissimo vederla da fuori, visto che non è aperta al pubblico, ma bisognerebbe andarci per dietro.Purtroppo non si giunge dal cancello di ingresso.Quello conduce solo alla torre Belvedere che ospita le ceramiche.La strada è sterrata ed in salita.Purtroppo tutto ciò non è pubblicizzato... .....un vero peccato non curare un luogo paradisiaco e suggestivo come la Villa.......

Il contesto esercita un fascino che cattura lo sguardo del visitatore. È difficile arrivarci a piedi a causa del percorso accidentato. Ci vorrebbe una manutenzione più frequente. È un posto meraviglioso per osservare i manufatti di ceramica. Il museo si trova a Raito.

La prosa può essere distratta dalle ceramiche di Rato. Piccole poesie raffinate, fatte di tratti, veli e luce che nobilitano e superano la concretezza domestica o devozionale. Per l'infinito ampio che qui si respira, la Torretta esalta le tenui suggestioni dei fragili manufatti.

Quel poco che c'è non è migliorato? C'è un posto abbandonato, l'erba alta si sta sgretolando. Il museo del riposo non è raccomandato per visitare il villaggio di Raito.

Scendemmo ancora, facendo lo slalom tra moto e auto ferme, e arrivammo a un incrocio: a sinistra un semaforo in uno stretto passaggio, mentre a destra una strada con un cartello a T. Ci è stato detto che il Museo Provinciale della Ceramica non era l'ingresso principale e che saremmo dovuti andare dentro Raito. Non andateci, al massimo fatevi accompagnare da un amico del posto. Siamo arrivati all'ingresso di Raito con poche difficoltà tra salite, curve, discese, tornanti, auto parcheggiate a bordo strada che ostruiscono il già stretto passaggio delle sue e selvaggi sorpassi di moto. I servizi di base (indicazioni, accessibilità, accoglienza e collegamenti) devono essere sempre garantiti perché mi sono perso qualcosa di bello e importante. Quando siamo arrivati in un altro villaggio, ci è stato detto di tornare indietro e andare a destra della strada chiusa, anche se il cartello è chiaro, almeno secondo il codice della strada. Non c'è alcuna indicazione di Villa Guariglia. Siamo saliti per le strade strette e a doppio senso dopo aver preso la strada chiusa e solo una macchina è passata in una direzione. Sconsigliato a chi non ha soldi. A tutti, non solo ai turisti. Siamo nel terzo millennio. Siamo rimasti bloccati nelle pareti dopo essere saliti in cima senza un cartello o un museo. Andate da un'altra parte se non ce l'avete. Non c'era modo di visitare questo posto.

Un gruppo di persone era affascinato dall'atmosfera del luogo e dalla collezione. Come me quando ci tornerò. Un vero gioiello...