È un bel sito che evoca la tragedia della guerra, ma solo per chi ha conoscenze di storia e ingegneria militare, altrimenti ci si trova di fronte a sentieri sassosi delimitati da muri di pietra, rovine non meglio identificate e nemmeno uno straccio di indicazione o illustrazione. Oltre a permettere di dare un'occhiata a una postazione caratteristica della guerra di trincea, il sito museale dovrebbe anche commemorare le centinaia di soldati italiani che persero la vita in quel luogo. Consiglio di fotografare il pannello descrittivo che si trova all'inizio del sito del museo. Non mi sono pentito di aver visitato il resto.

Il 17 febbraio 1916 un fratello di mio nonno fu ucciso in servizio, colpito da una bomba nemica. I resti di una lapide di un cimitero di guerra, dove erano sepolti oltre ai bersaglieri, sono stati trovati quando mi sono trasferito. Le tabelle sono esplicative. Grazie al lavoro dei volontari, i percorsi e le trincee sono ben tenuti. È dalla I alla VI battaglia dell'Isonzo che i soldati si trovarono nelle trincee e nei rifugi di fortuna dal giugno 1915 all'agosto 1916.

In ogni momento dell'anno, si può visitare la località storica con diversi resti architettonici di guerra: trincee, baracche militari, ecc. con alcuni pannelli esplicativi.

Lo consiglio ai gruppi scolastici. Se volete visitare i luoghi dove si è svolta la prima guerra mondiale con le trincee ancora ben conservate, potete fare una passeggiata nel nostro Carso in autunno.

Si possono provare forti emozioni. Rimarrete senza fiato al pensiero dei giovani che hanno perso la vita in quei duri territori se siete accompagnati da qualcuno che vi fa notare tante piccole cose. È un luogo da visitare.

Visitare i luoghi per pensare a quello che è successo lì il secolo scorso fa riflettere molto. Il luogo di interesse storico è un museo all'aperto. Era ben tenuto e ci sono state date chiare indicazioni su cosa stavamo visitando.

Quando la Grande Guerra fu combattuta in questa zona, il nemico non era l'Impero austro-ungarico ma l'Italia. C'è un luogo di interesse per la storia d'Italia.

Grazie a coloro che hanno curato la rigenerazione di quel territorio, teatro di morte e sofferenza, perché la memoria ci aiuti a non commettere gli stessi errori.