Un astuto signore, seduto al bar di Piazza Kennedy, ha messo la sedia del suo tavolo in modo da sentire tre comizi contemporaneamente (e mangiare quattro paste alla crema): tralasciando quest'ultimo, i comizi sono tre per davvero: uno da un palco allestito a La storia di due pazienti di una casa per malati di mente viene raccontata. C'era una citazione sempre azzeccata. Chi conosce Cosenza sa che l'operazione è tecnicamente possibile. La cassiera del Cinema Modernissimo si è quasi scusata con noi per la sala completamente vuota e le luci spente. Gli speaker dicono tutti le stesse cose, quindi è possibile ascoltarli in quadrifonia mangiando i pasticcini e certificando la loro presenza a tutti i comizi elettorali della città. È il venerdì prima delle elezioni amministrative 2016 a Cosenza, ma potrebbe benissimo essere il 6 maggio 1938 quando la Roma fascista si precipitò in strada per festeggiare Hitler in visita a Mussolini. Proprio davanti al cinema vuoto c'è il quarto comizio. Antonietta e Gabriele sono in un condominio popolare, dove Antonietta è una donna semplice, devota alla casa, ai figli e al marito, ma succube di un ruolo che le ha svuotato l'anima. Abbiamo trascorso una serata indimenticabile al Supercinema Modernissimo grazie al passaggio che abbiamo colto prima di entrare nel cinema. La vera gioia è all'esterno del cinema, dove si svolgono contemporaneamente diversi comizi elettorali.

La qualità audio video è buona. C'è un solo teatro. Ci sono offerte settimanali e sconti per studenti. I sedili non sono comodi.

Non è paragonabile agli attuali multiplex, ma è in un ottimo punto della città e per i film senza effetti speciali è consigliabile.

Non voglio vedere il film che pago al cinema, ma mi fanno vedere la pubblicità.