Il museo si trova nei chiostri dell'ex convento dei Domenicani. Può essere diviso in due aree: una naturalistica e una archeologica. Entrambe sono basate su reperti del territorio vicentino. Il museo merita una visita per i suoi numerosi reperti archeologici, che spaziano dalla preistoria ai Longobardi. Anche i fossili sono molto belli. I residenti di Vicenza possono entrare gratuitamente nel museo la prima domenica di ogni mese.

Il museo insiste su un chiostro preesistente, recentemente restaurato e recuperato. La collezione è difficile da utilizzare a causa dell'assenza di pannelli esplicativi e della scarsa disposizione. È comunque un museo importante per la zona e i pezzi sono di grande valore. Tuttavia, manca di valorizzazione.

C'è un museo nel centro di Vicenza che racconta la storia del territorio dalla preistoria ai giorni nostri. Il prezzo di una visita ne vale sicuramente la pena. In caso di grandi folle, l'esposizione ha una disposizione non sequenziale che potrebbe causare ingorghi.

La parte sull'età del bronzo ha un'impostazione museale tradizionale, mentre la parte dell'epoca romana e longobarda ha materiali più accattivanti. Ci sono video per bambini nella parte naturalistica. Un piccolo museo ben curato.

Nel museo ci sono opere meravigliose, l'unica nota che si può fare è il piano superiore dove alcune delle vetrine non avevano luce e si può vedere che gli animali nelle vetrine hanno un po' di polvere.

Il museo naturalistico e archeologico si trova nel centro storico di Vicenza ed è ben disposto per chi ama il lambito naturalistico e archeologico.

La geologia, la paleontologia, la zoologia e la botanica dell'area vicentina sono dominate soprattutto dai colli Berici.

Da Roma arriva una collezione di statuaria antica, dono di Gerolamo Egidio Di Velo all'inizio del XIX secolo. La prima è dedicata all'illustrazione delle caratteristiche del territorio, soprattutto quello dei Colli Berici, la cui specificità ambientale comprende anche diversi endemismi di flora e fauna. L'età romana è rappresentata dal teatro romano di Berga e da alcuni frammenti di mosaico provenienti dal centro della città. Il Museo Naturalistico-Archeologico si trova nei chiostri di Santa Corona dal 1991.