Da quando ero piccolo, è stata la mia parrocchia. È un punto di riferimento prezioso per la mia famiglia. Molto organizzata e presente nella comunità. È stato emozionante tornare dopo tanti anni. È un peccato che l'altare di legno sia stato sostituito con una realizzazione spirituale moderna che non si adatta alla bella architettura di questa chiesa.

Una piccola parrocchia, ma vitale per il tessuto sociale della città lacustre. L'annesso teatro è bello e ben strutturato sia per la clientela che per i lavoratori sul palco. C'è un ampio parcheggio intorno alla struttura.

È un punto di riferimento importante. Lo frequento perché mi piacciono i frati, le attività e la capacità di coinvolgere le persone.

L'aspetto originale è stato modificato da ristrutturazioni successive. All'inizio del XX secolo, il campanile è stato ricostruito un piano più in alto dopo essere stato colpito da un fulmine nel 1917.

Una cerimonia semplice, come la chiesa, ma con molto calore. 45 anni fa, ho scelto di essere unita in matrimonio in questa chiesa. Stasera andiamo alla messa per ricordare mia madre che è morta in questo giorno 4 anni fa. Vorrei ringraziare i miei fratelli per essere esistiti.

Per assistere alla messa di Sant Anna la domenica. La chiesa nel centro della città di Grosseto ha bei dipinti e ha bisogno di manutenzione, ma non ho potuto completare la recensione a causa della batteria.

Il chiostro del convento è la chiesa più antica di Grosseto. Durante il periodo natalizio c'è una rappresentazione della vita di Gesù con bancarelle e animali.

Non cambierei questa parrocchia per nulla al mondo, dai catechisti ai frati sono davvero in gamba e capaci di coinvolgere i ragazzi.

In seguito fu venduta e gestita dai frati francescani. La chiesa si trova nella città di Grosseto.

La sede della cattedra episcopale durante il restauro della Cattedrale era un tempo usata come infermeria per i lavoratori della bonifica maremmana. I monaci benedettini che la governavano nel 1289 la donarono al vescovo di Gross, insieme alla chiesa di San Pietro e ad altri edifici di culto poi scomparsi. Sopra l'altare c'è un Crocifisso e un presepe. La cappella sulla destra è dedicata a Sant'Antonio. La chiesa fu riaperta al culto il 9 giugno 1903 dal vescovo Caldaioli dopo essere stata restaurata alla fine del XIX secolo. Dopo essere stata abbandonata dai benedettini, la chiesa passò ai francescani e fu consacrata nel 1621 dal vescovo Piccolomini. Fu costruita come parrocchia l'11 febbraio 1949. Ci sono affreschi datati tra il 300 e il 600. L'edificio in stile gotico-francescano ha un tetto a capanna. Nasini dipinse affreschi sulle pareti.