La testimonianza più importante del passato di Bari è il succorpo. Si tratta di una parte della strada romana che correva lungo il muro della cattedrale più antica, che fu distrutta nel 1156. La chiesa ha tre grandi navate con un'abside rivolta a est. Visibiliparti sono pavimenti a mosaico visibili da questo primo edificio. La parte maggiore è in corrispondenza dell'antico ingresso e dice "mosaico di Timoteo". Questo è il nome del committente citato dall'iscrizione. Era un fedele cristiano che ha sciolto un voto con i suoi doni per completare la decorazione della stanza. L'iscrizione latina è incorniciata da fiori e racemi. Ricorda il voto del devoto Timoteo, ed esprime la gioia della comunità cristiana di Bari che "gioisce con il suo vescovo Andrea". Sono visibili anche resti di cisterne medievali, sepolture e una piccola chiesa con tracce di un affresco.