È un bel museo, quasi ovvio da dire, ma la verità. È pieno di pezzi di valore e ben esposti. Personale cordiale e disponibile. Merita una visita per l'affascinante storia del cagliaritano Stefano Cardu, navigatore ed esploratore che si innamorò del Siam tanto da raccogliere questi bellissimi manufatti che da lui prendono il nome.

Castello è la sede del più importante museo di Cagliari. Questo quartiere è pieno di luoghi di interesse culturale e storico. La cittadella dei musei ospita una notevole collezione di vasi, armi e oggetti siamesi. Vale la pena visitarlo, ma non è l'unico museo che vale la pena visitare.

Lo studioso, massimo esperto della collezione, ha curato il prestito permanente e lo studio specializzato della collezione Canese, una preziosa e rara collezione di arte buddista birmana, composta da statuaria, vasi e manoscritti, risalente all'epoca Konbaung. Ci sono dipinti raffiguranti episodi di Ramakien, manoscritti, sculture buddiste in bronzo, avorio, legno, argento niello e sbalzato, databili tra il XVII e il XIX secolo nella collezione siamese. C'è una collezione di monete orientali. I primi studi sulla collezione furono fatti nel 1969. È il risultato delle ricerche del collezionista cagliaritano che, nel 1914, donò alla città di Cagliari parte degli oggetti che aveva acquistato durante il suo soggiorno in Siam, l'attuale Thailandia, e in Cina. Di grande valore sono gli okimono e i netzuke giapponesi dell'epoca Meiji, così come le porcellane cinesi e siamesi. Le uniche armi del sud-est asiatico presenti in Italia sono nella collezione. La collezione fu esposta per la prima volta a Palazzo Civico nel 1977 e poi nella Pinacoteca Comunale nel 1981 Ruben Fais era il Curatore Scientifico del museo. Il Museo civico darte siamese si trova nella Cittadella dei musei, il polo museale del Castello di Cagliari.