Il vescovo Motolese diede a Gio Ponti il compito di progettare la grande chiesa. Fu inaugurata nel 1970 nella zona nuova della città, che in quegli anni stava vivendo una forte crescita urbana. Gio Ponti è riuscito a combinare con successo il forte sentimento religioso della città con il suo millenario patrimonio marittimo. La chiesa è in realtà una barca con una grande vela, che si riflette nell'acqua dei tre bacini marini.

Sono chiuse, come quasi tutti i luoghi di culto cristiani, e non sono accessibili al di fuori delle ore di celebrazione. Cortile della chiesa sporco, con molti rifiuti sparsi. La fontana dell'acqua è completamente asciutta e in rovina. Non c'è nessun cartello o pannello che fornisce informazioni sulla storia e la descrizione della fontana. La struttura fa comunque il suo lavoro, perché è magnifica e bella.

La moderna struttura in cemento armato è stata progettata e costruita nella seconda metà degli anni sessanta ed è firmata dal famoso architetto Gio Ponti. Il tempio è intitolato alla Madre di Dio.

La Chiesa di Gio Ponti è molto antica e originale. Ci sono note positive. Un effetto suggestivo è creato dall'aula leggermente inclinata verso il basso e dal tono di verde. All'esterno lascia un po' perplessi. Dove dà il meglio di sé è all'interno.

Credo che se ad alcuni preti fosse permesso di andare a vedere come vive la povera gente, la loro silhouette e la Fede cristiana ne guadagnerebbero. La Chiesa attuale si sta allontanando dalla gente. Era un edificio freddo, costoso e mal mantenuto.

Sono stato ad un matrimonio e sono stato piacevolmente sorpreso da come il prete ha accolto gli sposi e ha svolto la messa. Un bellissimo matrimonio, molto soddisfatto, e un grande grazie al sacerdote.

È bello. Speriamo che duri. L'acqua dei tre bacini davanti alla chiesa si riflette nella Concattedrale. È stata illuminata di blu in occasione della settimana della cultura. È stata progettata da Jo Ponti.

La chiesa è in cattive condizioni. La grande vela è l'unica parte degna di nota della struttura. La scarsa manutenzione del luogo ha portato al fallimento dell'idea originale di un grande bacino di fronte alla facciata.

Se Gio Ponti visitasse ora la Concattedrale, dovrebbe riflettere sulla grande vela che ha progettato. Un omaggio alla nostra città.

Dovrebbe essere la seconda chiesa più grande e importante di Taranto, ma è abbandonata a se stessa e si vede la mancanza di manuntenzione nella pittura esterna.

Molte delle bellezze della città dovrebbero essere valorizzate. È molto conosciuta e apprezzata all'estero, ma non in città. È bello.

Purtroppo versa in condizioni penose. I responsabili dello scempio dovrebbero essere citati in giudizio dagli eredi del grande architetto.