La prima pietra fu posta per questa chiesa nel 1481. Fu consacrata 27 anni dopo. La facciata è coronata da un timpano e ha una porta. L'interno è a tre navate con un transetto. Quella centrale è coperta da una sola volta a botte, mentre quelle laterali sono coperte da 4 campate coperte da una volta a crociera. La chiesa e il convento subirono molti cambiamenti nel corso degli anni. Tra il XVII e il XVIII secolo furono aggiunti gli altari e le cappelle laterali. L'area che circonda Piazza San Domenico, così come l'area occupata da questa chiesa, erano probabilmente occupate in precedenza. Alcune pietre tombali possono essere viste all'interno. Dopo essere stata usata come caserma per vent'anni, l'area fu riconsacrata e riaperta al pubblico con la nuova funzione di istituzione educativa. È evidente che lo stile barocco è ancora visibile. Altre opere sono andate perdute a causa di un incendio negli anni ottanta.

Petrillo Ferrara, un ricco mercante, fondò la cappella originale nel 1459. Fondò anche un piccolo ospedale per i malati, i poveri e i pellegrini. Il bellissimo esempio di architettura tardo barocca dell'edificio attuale è il risultato di una serie di ristrutturazioni ed estensioni. Le caratteristiche esterne degne di nota sono la caratteristica scala di accesso laterale, che risale al 1857 per compensare il dislivello della strada, e il piccolo campanile che si trova alle sue spalle. L'interno è composto da una sola navata e da un altare maggiore in marmo policromo. È affiancato da una pala d'altare della fine del XVII secolo raffigurante l'Assunzione della Vergine. Questa è riconducibile ad una tela simile di F. Solimena nella chiesa dell'Annunciazione di Marcianise. La controfacciata presenta un coro in legno e un prezioso organo. La chiesa è circondata dall'Arciconfraternita del Santo Rosario, fondata nel 1563. È decorata con stucchi rococò e affreschi di Domenico Ferrara che raffigurano Storie di Gesù e Maria.

La lunga e difficile storia della Chiesa. È stata fondata in tempi antichi. Appare nelle visite episcopali del 1450. Sede di Confratrnita in origine. Oggi è restaurata e utilizzabile. Ricordo con particolare affetto l'Arpa del maestro Brundo.

È conosciuta come Cappella di Punta Mare. È la chiesa dove ci siamo sposati. Questo piccolo gioiello si affaccia sul mare di Vico Equense. È piccola, ma è molto bella. La gestisce il parroco della cattedrale. Un sagrato con una vista mozzafiato... accessibile solo a piedi ma non impraticabile.