La chiesa parrocchiale dedicata a San Vitale e all'Assunta risale al primo decennio del XVIII secolo (1717-1729). L'originaria chiesa medievale aveva un campanile a base quadrata del XIII secolo. La snella facciata in cotto a vista porta l'impronta del Monregalese, il famoso architetto. Spiccano la grande finestra rettangolare e il portale, fatto di pietre scolpite. Sono entrambi sottolineati da semicolonne e sormontati da timpani curvi. Il tutto è completato da un timpano di forma triangolare, accompagnato da un vaso di pietra fiammeggiante. I sorprendenti affreschi del presbiterio e dell'abside sono al centro dell'attenzione all'interno. Sono stati creati tra il 1782-1785 dall'artista Intelvese Carlo Scotti (Laino 1747 - San Pietroburgo 1828). La "Presentazione al Tempio", e lo "Sposalizio della Vergine" sono esposti sulle pareti del presbiterio. Un autoritratto dell'artista è in basso a sinistra. Il "Funerale della Vergine" si trova dietro l'altare sulla parete dell'abside. La Vergine che ascende al cielo con gli angeli si può vedere sulla volta dell'abside, mentre la Santa Trinità aspetta Maria per incoronarla sulla cupola del presbiterio. Le finestre laterali mettono in risalto la luminosità e sottolineano il cromatismo dell'opera. Le altre decorazioni pittoriche risalgono alla fine del XX secolo e sono opera di Giorgio Boasso, pittore piemontese. Da segnalare anche gli stucchi del Beltramelli e l'altare maggiore progettato da Luigi Barberis in stile neoclassico e realizzato dal comasco Felice Gogi con marmi piemontesi e alabastro delle cave di Busca. Il presbiterio contiene stalli in noce del XVII secolo che appartenevano al coro di Belmonte. Prima di andarvene, vi consiglio di fermarvi alla tribuna con le colonne che sostengono l'organo. Fu realizzato dai fratelli Sarassi di Bergamo e collocato in una bella cassa esterna. Purtroppo non ci sono abbastanza pannelli per descrivere la chiesa dal punto di vista artistico o storico. Tuttavia, piccole schede descrittive si trovano in corrispondenza degli altari laterali.
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