È un luogo di culto che è anche non protetto e dimenticato. Potrebbe essere una grande fonte di turismo e consapevolezza, ma è in completo disordine. I vandali continuano a distruggere quel poco che è rimasto, e qualcuno porta via a raffica tutto quello che c'è. Il Fai sarà contattato per vedere se c'è qualche possibilità di recupero completo. La Sardegna valorizza solo il turismo marittimo e non tutte le altre forme di turismo. È un gran peccato...

È misterioso e complesso, con un'aria unica. È difficile entrare perché il cancello è sempre chiuso. Probabilmente è una proprietà privata che viene utilizzata per il pascolo. Si può accedere da un passaggio laterale.

Ci sono alcune leggende per gli amanti dei fantasmi e una storia interessante che lo circonda. Non è buono ma è monitorato. Il 13° secolo.

Il monastero cistercense di Paulis fu costruito nel XIII secolo ma fu abbandonato e rioccupato diverse volte. Il seminterrato del monastero contiene una montagna di monete che si crede siano state nascoste dal diavolo. Si pensa che il monaco bianco abbia trovato alcuni manoscritti, ma sono andati persi. Un'autopsia ha confermato l'omicidio dopo il recupero del corpo. Questo luogo è pieno di storia e suggestivo. L'abbazia ha strani rumori e voci di notte. Fu pugnalato a morte dal suo assistente e gettato in un pozzo che lui stesso aveva trovato. Fu presa di mira dai cacciatori di tesori durante i periodi di abbandono. Molti cacciatori di tesori non tornarono più perché i fantasmi dei monaci morti difendevano le segrete del monastero. Il monaco bianco di Cagliari, Piero Cau, cercò di ricostruire l'abbazia con i soli soldi delle donazioni. Il territorio comunale di Ittiri contiene i resti dell'abbazia di Nostra Signora di Paulis.