Rende è sede della tradizione bizantina, che si conserva a Rende sotto il culto Maria SS. Costantinopoli, volgarizzazione "Odighitria", così chiamata dal monastero di Costantinopoli - memoria del rito greco che fu distrutto dai Normanni, i quali vollero che tutte le chiese calabresi fossero dipendenti da Roma - che ora è dedicato alla chiesa omonima, che è stata elevata a santuario. Questo culto è strettamente legato a un dipinto su rame che raffigura una Madonna in una posa frontale completamente diversa dalla solita iconografia mariana. Tuttavia, è bello e pieno di grazia. È anche conosciuta come "macchietta" (o "macchietta"), che viene spesso chiamata "macchietta". Questo termine deriva dalla parola "macchia" che viene usata dai critici d'arte per descrivere un dipinto su rame che raffigura una Madonna in una posa frontale completamente diversa da quella della solita iconografia mariana, ma comunque molto bella e piena di grazia. È anche conosciuto come "macchietta" o "macchietta". Questi dipinti erano comuni nelle epoche storiche che seguirono il secolo della nostra era. Tuttavia, aumentarono di numero nel Medioevo, quando furono più comuni. L'edificio sacro fu ulteriormente ampliato e reso più bello dall'aggiunta di opere ornamentali. L'esterno del tempio è mostrato nel presente. Ha una FACCIATA a capanna con semplicità lineare. Questa è appena interrotta da un bel portale di pietra ben fatto con pilastri e serraglio intagliato. Nella parte superiore, c'è una finestra con stipiti modanati. Sormontata da un coronamento triangolare, è delimitata da una grande cornice perimetrale. La fabbrica è integrata a destra. Una costruzione muraria liscia si eleva dalla parte inferiore dell'osservatore che delimita la grande stanza adibita a sacrestia. Nella parte superiore si erge un vuoto finestrato con stipiti modanati, sormontato da un timpano di coronamento triangolare, che è definito da un'ampia cornice perimetrale. Questo santuario ha un importante valore culturale e sociale. Secondo la leggenda, Rende fu colpita da un'epidemia di peste a metà del XVII secolo. Poi, qualche anno dopo, dei voraci parassiti infestarono l'economia del villaggio. Gli abitanti di Rende comprarono la statua di Nostra Signora di Costantinopoli, che si crede abbia garantito alla comunità una protezione divina. I rendesi furono grati e ricostruirono la chiesa ogni volta che fu necessario e ne fecero il loro santuario.

Qui è dove Padre Pio ha lavorato. Ha iniziato con una piccola chiesa ed è cresciuto in quello che vedete oggi. Senza mai muoversi, ha toccato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Vengono ogni giorno a rendere omaggio e a chiedere l'intercessione. L'emozione è costante, anche se le cose cambiano a causa dell'uomo che vuole sempre guadagnare. Si può vedere molto con gli occhi, ma anche con il cuore. La cripta è in cima alla cripta, dove purtroppo il suo corpo .... non c'è più.

Si trova adiacente all'ex convento degli Agostiniani. Fu costruita con blocchi di tufo calcareo. La nicchia ospita la bella statua della Madonna di Costantinopoli in pietra policroma del 1725. È ben fatta e incastonata tra gli stucchi degli altari laterali barocchi. La Madonna della Consolazione, Santi e Morte di San Nicola sono tra questi, entrambi di Diego Oronzo Bianchi (1752), l'Apparizione a Gesù a Santa Chiara, e Santa Rita di Pasquale Bianchi (1754), e San Tommaso da Villanova, scuola napoletana, 1754.