È un bel posto, ma non deve cambiare. Era una chiesa e deve rimanere tale.

La più grande chiesa sotterranea di Matera.La procedura di esproprio della Chiesa rupestre di Santa Maria della Valle, Matera, è stata aperta 25 febbraio 2020 alle ore 11:41. Il sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri ha espresso "immensa soddisfazione" per la riapertura delle procedure di esproprio finalizzate al restauro e alla restituzione della Cattedrale rupestre di Matera, Santa Maria della Valle. "La Soprintendenza Basilicata - ha spiegato il sindaco - ha avviato la procedura di esproprio sulla base delle risorse che Matera ha messo a disposizione per il recupero di questo importante monumento rupestre. Ciò è stato reso possibile dalla legge 308/2015. È stato fondamentale che Soprintendenza, Carabinieri e Comune di Matera si siano alleati e abbiano collaborato per prendere una decisione operativa che non era più possibile a causa dello stato di abbandono dell'immobile". De Ruggieri conclude che dopo 40 anni di tentativi infruttuosi, si è concretamente aperta la fase di conservazione/valorizzazione di un patrimonio prezioso appartenente alla comunità materana. Il complesso rupestre di Santa Maria della Valle (detta anche "della Vaglia") si trova lungo la via Appia. La chiesa originaria, la cripta di quella attuale risale all'epoca longobarda, forse al VII secolo. L'imponente edificio sovrastante fu probabilmente costruito nel XIII secolo dai monaci benedettini. Ha un ricco ciclo decorativo con affreschi che raffigurano la Vergine e Cristo, San Nicola, Sant'Antonio e Santa Lucia così come San Giovanni Battista, San Nicola o San Nicola in trono tra le anime del purgatorio. Le icone di Santa Brigida di Svezia e di San Giacomo si trovano nell'abside centrale. Queste icone sono chiari segni devozionali che la chiesa rupestre di Vaglia era una tappa per i pellegrini diretti in Terra Santa. Alcuni storici ipotizzano che la regina Brigida possa aver visitato il sito, dato che la figura di Santa Brigida è spesso visibile. Nel 1756, la chiesa non era più aperta al culto.