Il castello è bellissimo. Peccato che le istituzioni non si siano mosse per completarne il restauro. I ragazzi dell'associazione sopperiscono con la loro passione alle eventuali carenze. Molte volte castelli simili vengono lasciati aperti ai visitatori senza alcuna assistenza. Siamo stati accompagnati nella visita delle aree accessibili e abbiamo ricevuto spiegazioni dettagliate, appassionate e dolorose allo stesso tempo. L'impegno dell'associazione permette di visitare un monumento unico nel suo genere. Gianluigi Smilare, dell'associazione ha scritto una descrizione dettagliata di questa struttura che vi consiglio di acquistare per contribuire alla conoscenza della storia di questo emblema di Messina. È sopravvissuto a terremoti e attacchi.

Una fortezza costruita nel 1540 si trova in una posizione di controllo sulle alture di Messina. La struttura fu costruita secondo i desideri dell'imperatore. La si può trovare nella Wiki. La fortezza fu progettata da Antonio Ferramolino.

Spero che l'amministrazione investa sul patrimonio artistico e culturale in modo che diventi un must per i turisti. Dal Castello dei 500 è possibile vedere la città e lo stretto di Messina. Grazie alla dedizione e all'impegno dei volontari, il luogo è accessibile.

Non c'è molto da vedere, ma molto da scoprire. Spero che l'associazione che lo gestisce possa tenere il forte aperto più spesso.

Dovrebbe essere considerato dalle istituzioni come uno dei punti forti del turismo messinese, a pochi passi dal centro della città. Uno dei forti era a Messina. Grazie al lavoro svolto dall'associazione del forte, l'ho visitato di recente.

Vedo su una recensione decine di foto di altri siti che non hanno nulla a che fare con la struttura, se erano necessari per ottenere punti come recensore, potrebbe anche metterli nel posto giusto. Il forte sarebbe sia del XX che del XIX secolo. Antonio Ferramolino è un ingegnere imperiale di Bergamo. Ci sono foto prese da libri che non rispecchiano la situazione attuale. La data è il 1570. Il forte fa parte della ristrutturazione delle difese della città. La proprietà comunale è stata dismessa dai militari. C'è un contenitore. Devo rivedere i revisori. L'associazione apre nei giorni stabiliti per le visite guidate. La foto del campanone sulla torre normanna non ha niente a che vedere con Montepiselli/Gonzaga. Ci sono recensioni che hanno ragione. Ha avuto piccole modifiche fino al XIX secolo. La pianta è a forma di stella. Tutta la recensione è copiata da altre fonti. Bisogna ripartire da zero se è vero che il primo degrado si combatte con la conoscenza. Perché parlare di cose che non si conoscono se si imbrogliano carte e menti? Il Forte Umbertino è una precisazione sull'origine ottocentesca. Il porto e lo stretto sono raggiungibili dalla parte più alta di Montepiselli, che si trova a 150 m sul livello del mare. Il controllo della strada di accesso ai Peloritani lungo la Fiumara Camaro era la sua funzione.

La particolarità del castello e il fatto che fu commissionato dal re Carlo V in persona lo distingueva dagli ultimi castelli medievali. I cittadini della città erano avvertiti in caso di invasione da questo castello e dal Castello di San Salvatore. Fu utilizzato per 400 anni con la stessa funzione e attraversato da gallerie sotterranee che servivano per il trasporto veloce dei cannoni. Il castello sta decadendo a causa dell'incuria dell'amministrazione e dei vandali, un plauso va alle associazioni di volontari e privati che cercano di recuperare ciò che resta di un pezzo della nostra storia che ci fa capire come la difesa di Messina fosse davvero importante. Si consiglia di percorrere la tangenziale in direzione Montepiselli per raggiungere il luogo.

La piccola ma imponente struttura difensiva ha un profilo basso con una forte scarpata e una pianta stellare con sei grandi bastioni di forma triangolare con bordi coperti da blocchi di calcare. Antonio Ferramolino è l'architetto militare che ha portato le nuove forme di fortificazione moderna nell'isola. Il capo dei viceré di Sicilianellambito ordinò la costruzione di un imponente sistema difensivo sulla cima della collina del Tirone. La proprietà comunale è rimasta in uso fino a qualche decennio fa. Il forte è circondato da un perimetro. Nonostante sia stata coinvolta in guerre e attacchi nei secoli successivi, la fortezza è rimasta in gran parte intatta. L'avamposto fu posto in una posizione di ampia visuale sulla città e sullo stretto per evitare attacchi da terra.