Una delle tante vergogne italiane. Le rovine romane sono lasciate agli elementi, e i mosaici sono scoloriti e cadono a pezzi. Non c'è nessun supporto cartaceo o elettronico per la visita. Il distributore dell'audioguida è arrugginito e rotto. Cinque personaggi (supponiamo che siano pagati regolarmente dal Ministero) che si annoiano e aprono le braccia a tutte le domande e/o sollecitazioni. Ci avventuriamo nell'oscurità tra i reperti quando le luci del museo sono spente. I sentieri sono costellati di erbacce che crescono rigogliose. Il ponte borbonico non è accessibile a nessuno senza la preventiva prenotazione del Soprintendente...ecc.Bravissimi continuate ad affondare l'Italia con la vostra incompetenza e ignavia. Lo sa, sovrintendente? Presto non avrai più nulla da sovrintendere. Poco importa se hai già la tanto attesa pensione, che ti permette di continuare a non fare nulla come hai fatto per anni.

Il lago dei cigni del balletto russo è stato particolarmente impressionante per i cartelli che spiegano i luoghi, gli edifici, le ricostruzioni e i loro usi passati. È un bel posto per fare una pausa dalla nostra storia passata. Le gite scolastiche per conoscere la nostra storia dovrebbero essere più pubblicizzate.

Siamo andati al sito e al piccolo museo senza rendercene conto. C'è un posto da vedere. Quando siamo andati al teatro romano in estate, non c'era nessuno spettacolo. Forse la prossima volta! La maggior parte dei turisti in una località balneare non sa che c'è un sito archeologico nelle vicinanze.

Il ponte Bourbon che si trova accanto al sito archeologico è accessibile con lo stesso biglietto. si eviterebbero incomprensioni e discussioni. Il problema è che il sito è quasi tutto coperto da erbacce e rami d'albero.

La storia di Roma antica si riflette nella visita di questi luoghi di provincia che portano alla luce le glorie di Roma antica. È stata una piacevole scoperta. Se prendete una guida locale, chiamate il museo e chiedete del dottor Matullo, che è molto competente e piacevole nella sua spiegazione.

La prima e la terza domenica di ogni mese è possibile ascoltare una guida completamente gratuita sulla storia del primo ponte sospeso del Garigliano ideato e progettato da Luigi Giura. A un passo da Formia ci sono Capua, Gaeta, Itri, Spigno e molti altri paesi vicini. Il luogo è ben curato e ricco di storia.

C'è un'area archeologica vicino al ponte del Garigliano. Il teatro, il macellum e le terme sono inclusi. La prima domenica di ogni mese l'ingresso è gratuito. Da visitare.

La città romana di Minturnae ha un sito archeologico. La via Appia, le terme e il teatro sono alcuni degli elementi più importanti.

Vale la pena di vederlo almeno una volta. Il Basso Lazio ha un sito archeologico molto interessante. L'area da visitare è grande e comprende un teatro e un museo.

Il ponte è intitolato al re Ferdinando II. Il fiume Garigliano segna il confine tra Lazio e Campania.

Altamente raccomandato. Merita una visita. I resti sono ben illustrati nei cartelli e lo stato di conservazione è buono.

Lantica città-porto di Minturnae, facente parte della Pentapoli Auruncae, fu distrutta dai Romani nel 315 a.C.; ma, vista la posizione favorevole ai commerci e al controllo della via fluviale, la città fu dagli stessi ricostruita nel 295 a.C. facendone una colonia.Altre distruzioni subì nell’alto medioevo ad opera dei Longobardi e molti reperti, tra cui 158 sculture, furono sottratti nel 1820 dal maresciallo Laval Nugent comandante dellesercito borbonico e fatti approdare all’estero.Oggi vi ammiriamo il Teatro Romano, costruito verso il I secolo d.C, che accoglieva oltre 4000 spettatori.Qui, dal 1960 durante l’estate, vengono rappresentate opere teatrali ed organizzati spettacoli musicali.Nella parte sottostante la cavea è stato allestito un Museo che accoglie numerosi reperti provenienti anche da Scauri e da Castelforte.Nel sito archeologico si può percorrere un tratto originale della via Appia, costruita in blocchi di lava basaltica, passando poi tra le rovine del Foro Repubblicano, del Capitolium, dedicato a Giove, Giunone e Minerva, del Foro Imperiale, del Macellum (mercato) e del complesso termale.

Il quartiere di Minturnae si trova sulla riva destra del fiume Garigliano. Il quartiere è ben tenuto ed è molto interessante da visitare. Il teatro romano fu costruito intorno al I secolo d.C. e ospitava più di 4.000 spettatori. I resti dell'antica città-porto di Minturnae sono coperti dal Comprensorio. Il Museo contiene statue, sculture, epigrafi, monete e numerosi manufatti, trovati nel secolo scorso a Minturnae. Il prezzo è basso e accessibile a tutti. Dal 1960, l'antica struttura ospita rappresentazioni teatrali e spettacoli musicali.

La zona delle terme, il mercato, il Foro e parte dell'antica via Appia possono essere visti durante il percorso. Dalla strada se ne capisce l'importanza. I pannelli didattici sono un po' sintetici e scomodi da leggere, soprattutto sotto il sole, quindi sarebbe utile avere la possibilità di acquistare delle audioguide per approfondire il racconto. CONSIGLIATO! Il quartiere archeologico di Minturnae si trova vicino a una delle strade più importanti della zona e a due passi dalle affollate spiagge domiziane. Anche se si organizzano concerti ed eventi in estate, è ancora un sito poco conosciuto, ed è davvero un peccato considerando il Ponte Borbonico, a cui questa antica città-porto merita sicuramente una visita!