Il Monastero di San Nicolò l'Arena è un gioiello del tardo barocco siciliano e del complesso benedettino, situato a soli 10 minuti dal Duomo di Catania. Questo edificio monastico, costruito nel '500 e ricostruito fino ad oggi, è un grande esempio di integrazione architettonica attraverso i secoli. È un patrimonio mondiale dell'UNESCO. Il DiSUM (Dipartimento di Scienze Umanistiche) dell'Università di Catania, sede centrale, si trova all'interno di una domus romana. Contiene anche i chiostri, bellissimi giardini pensili, e la sede del DiSUM.

Splendida location per tre delle Facoltà più importanti dellAteneo catanese. La gestione accademica lascia molto a desiderare, ma per chi volesse conoscere le stratificazioni urbane e storiche della città, o più semplicemente avere la stessa emozione di Patrick Brydone che vide nel grandioso plesso il palazzo reale dei Borbone in Sicilia, nonché conoscere, ammirare e apprezzare il più grande convento dItalia e secondo in Europa solo al Palacio Nacional di Mafra, il plesso dei Benedettini soddisferà anche i palati più fini, stupendo per limmensità, per grandiosità, ma anche per la cura dei dettagli e per la preservazione delle memorie antiche che i monaci cassinensi avevano sin dal loro primo insediamento, nella seconda metà del Cinquecento.Da vedere assolutamente:- La strada e gli edifici romani e tardo antichi che si trovano e allingresso, e al di sotto delle vecchie foresterie, sul lato meridionale del complesso;- Lo scalone Neoclassico;- I due chiostri (nel primo, settecentesco rimaneggiato nel secolo successivo, troneggia un delizioso chiosco neogotico rivestito di maiolica napoletana; nel secondo, cinquecentesco e ricostruito fedelmente dopo il 1693, al centro ospita la meravigliosa fontana rinascimentale);- La Biblioteca della facoltà di Lettere, ricavata nelle vecchie cantine, che conserva il refettorio cinquecentesco, il pavimento di una residenza trecentesca inglobata dal primo convento, i resti di una imponente villa romana dai pavimenti mosaicati sorta su una casa repubblicana di gusto tardo-ellenistico (la casa della tavola imbandita) di cui rimangono porzioni parietali finemente decorate ad affresco;- I corridoi, le celle e gli scaloni settecenteschi che raccontano la vita dei monaci benedettini catanesi, molto poco avvezzi allumiltà della vita di clausura;- Il ponte di Levante, che collegava il convento agli orti, ricavati sulle lave del 1669;- LOrto dei Novizi, un piccolo giardino in cui le giovani leve trovavano riposo per i loro studi teologici;- Le incredibili cucine, il cui focolaio-cappa occupa unintera stanza, ma di cui la reale estensione era al di sotto del pavimento, in un ambiente ricavato tra questo e le lave del 1669;- La Biblioteca Ursino-Recupero, ricavata nei locali della Biblioteca e del Museo dei Benedettini, il cui massimo splendore è certamente la Sala Vaccarini, un ambiente la cui bellezza gareggia con la funzionalità.E in realtà ci sarebbero anche altre mille cose, tra frammenti di epoca romana affioranti, strutture settecentesche e nicchie e affacci e finestre con vedute spettacolari e ancora e ancora...

Voglio una seconda e forse più importante vita. Ho studiato letteratura classica dopo la laurea. In una città difficile, voglio un'isola di pace e cultura. Sto studiando archeologia. Lavoro nelle forze dell'ordine dall'Abruzzo a Catania.

Raccomando scarpe che siano comode. Da vedere completamente! La guida è stata fantastica, era nel cuore di Catania, la seconda più grande d'Europa. Il monastero benedettino è imponente e affascinante.

La sede dell'Università di Catania è un monastero benedettino. È possibile visitare i chiostri all'interno.

I chiostri sono restaurati ed è uno dei siti più belli in cui studiare.