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Museo archeologico Paolo Giovio

Address: Piazza Medaglie d'Oro Comasche, 1, 22100 Como CO
Telefono: 031 252550
Recensioni: 8
Valutazione complessiva: Bene
Premiato
4
Bene
4
Media
0
Male
0
Terribile
0
Lunedi 10–18
martedì 10–18
mercoledì 10–18
giovedi 10–18
Venerdì Chiuso
Sabato 10–18
Domenica 10–18

Recensioni (8)


Almeria

Non è noioso vedere i vecchi musei del passato, ma è interessante vederne la tradizione. La parte inizia con la preistoria, che include antichi manufatti di Golasecca. Finisce con il periodo di Garibaldi in Italia. Ci sono molte sezioni ricoperte di merletti e cammei esposti da una tavola retroilluminata. La sezione dedicata alle monete è particolarmente notevole. Lo consiglio vivamente a chiunque ami lantichita e a chi da bambino sognava di fare larcheologo.
Geffner Amelio

L'allestimento ricorda un po' i vecchi musei del 1800, con vetrine in legno e cartellini un po' ingialliti, ma proprio per questo l'ho trovato molto affascinante. Il museo si trova in un bellissimo edificio nel centro storico di Como e copre una vasta gamma di periodi di tempo, dalla preistoria al Medioevo.
Ki Fillmore

Li renderete felici e passerete molto tempo con loro. Mia nipote e la sua amica sono state con me più di una volta. Sono state nella stanza dei merletti e dei pizzi per molto tempo. Nonne, portate i vostri bambini. Luogo fantastico, ancora più magico per la presenza della mummia della sacerdotessa questa volta liberata dal coperchio del sarcofago.
Nevil Zaiss

Non è un museo monotematico, ma una varietà di epoche che vanno dalla preistoria alla seconda guerra mondiale. È stato meraviglioso! Ricco di contenuti, ben tenuto. Ha solo il difetto di rimanere un po' nascosto, anonimo e poco pubblicizzato, per il resto sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Landsman Greenler

Durante la seconda guerra mondiale, un rifugio antiaereo fu costruito nella zona limitrofa, dove si trova il museo delle antichità storiche.
Shayla Wheeington

Per essere il museo archeologico di una città di provincia, è ricco di elementi e ha schede esplicative. Non male.
Cerellia

La collezione egizia fu aggiunta al museo nel 1905 e comprende la mummia della sacerdotessa egizia Isiuret. Era la suonatrice di sistro di Amon-Ra e la cantante del coro di Mut e la signora di Asceru. Una donna di trent'anni, alta circa un metro e sessanta è stata ricostruita grazie a questo studio. Il nome, i titoli e la genealogia sono riportati nei geroglifici più lunghi. La decorazione del sarcofago è stata decifrata dall'egittologo e orientalista Francesco Ballerini. Nel 1990 è stata la prima mummia in Italia ad essere sottoposta a una TAC. Un secondo sarcofago esterno è andato perso in questa forma di sepoltura. Isiuret era una sacerdotessa del dio Amon di Tebe. L'abito di lino dalla forma tipica è stato ricreato con l'aiuto di costumisti, archeologi ed egittologi. La mummia di Isiuret fu avvolta in un nastro di lino lungo sette metri e messa intorno al corpo.
Yetah

Ci sono molti reperti nel museo. La sezione egiziana è abbellita da un tipico sarcofago egiziano con la sua mummia.

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